Valore terapeutico degli animali


Valore terapeutico degli animali. Le capre negli Interventi Assistiti
L’intuizione del valore terapeutico degli animali risale addirittura a 12000 anni fa quando l’uomo in seguito all’addomesticamento degli animali instaura un rapporto di intensa affettività con essi.
Bisogna giungere al XVIII secolo prima di riconoscere l’effetto benefico esercitato dalla presenza degli animali sull’umore e sulle condizione di salute del paziente.

Fu poi un medico francese al termine della II guerra mondiale ad utilizzare animali da compagnia come supporto per ridurre i danni psicologici causati a molte persone dagli eventi bellici.
Questa terapia in medicina viene riconosciuta col nome di Pet Therapy, neologismo inventato da una psichiatra anglosassone Boris Levinson nel 1953.
Infatti in seguito ad una scoperta casuale: un bambino con tratti autistici, in cura presso di lui,
si dimostrò più spontaneo e più disponibile all’interazione, dopo aver avuto un contatto da lui stesso voluto, con il cane (cocker) .
Nel 1961 nasce ufficialmente la “terapia con gli animali” come tecnica d’intervento terapeutico: l’animale diventa “co-terapeuta” nel processo di guarigione, rivestendo il ruolo di “mediatore emozionale” e “catalizzatore” dei processi socio-relazionali.

La funzione della capra nella Pet Therapy, e l’interazione con bambini, anziani, malati ed i diversamente abili.
La capra come già noto riesce ad instaurare un ottimo rapporto affettivo con l’uomo tanto da sentirne la temporanea mancanza,
per cui viene utilizzata nella Pet Terapy a scopo terapeutico soprattutto in bambini con disturbo da deficit ed iperattività ma anche con bambini aventi problemi cognitivi e psicosociali.
Oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatta a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità, e di gioco, l’occasione, di interagire con gli altri per mezzo suo.
La capra nella Pet Therapy può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità
e può rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani,
ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici.

Ovviamente la Pet Therapy coinvolge non solo la capra ma tutti gli animali da reddito, e inizialmente si diffonde con l’utilizzo del cane.
Attualmente però le nuove linee guida nazionali in merito agli IAA non contemplano la capra tra gli animali da Pet Therapy ma solo cani, gatti, conigli, asini e cavalli.
Nonostante ciò noi abbiamo deciso di avvalerci della presenza e del supporto di due capre Tibetane
che ospitiamo nel parco della residenza per anziani Villa Bea Sacrofano per gli ospiti inseriti nei progetti di IAA
Come si applica la Pet Therapy
La Pet Therapy va applicata da personale specializzato che può essere psicologo, neurologo, medico, educatore, assistente,veterinario o coadiutore dell’animale.
Nell’applicare la medesima terapia bisogna garantire il rispetto nei confronti degli animali.
Infine le fondamenta essenziali per poter applicare saggiamente la Pet Therapy sono le seguenti:
passione e amore per gli animali e rispetto delle esigenze degli animali coinvolti nella Pet Therapy, competenze specifiche per questo tipo di lavoro, attitudini personali, e convinzione nel credere nell’efficacia di questa terapia.