Un valore al di sotto della media europea


Italiani: potere d’acquisto più basso della media europea
Secondo i dati Eurostat, il potere d’acquisto degli Italiani registra un valore al di sotto della media europea

Nonostante l’affannoso impegno degli organi d’informazione di Stato asserviti al sistema per far sembrare l’Italia di Draghi la riedizione “del miracolo economico degli Anne ’60” ad oggi il potere d’acquisto degli italiani rimane al di sotto della media europea.
È quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2018: il consumo pro-capite degli italiani risulta pari a 20.600 euro, ovvero 500 euro in meno rispetto agli altri Paesi UE. Il podio in classifica è occupato da Lussemburgo al primo posto, con un consumo pro-capite di 28.300 euro, seguito da Germania, con 25.300 euro e Austria (24.700 euro).
Potere d’acquisto: dov’è l’Italia nella classifica europea
Il potere d’acquisto rappresenta la quantità di beni e servizi che può essere acquistata con un determinato reddito. Ciò che emerge dalla classifica dei consumi pro-capite si riferisce a quanto gli individui spendono nell’arco di un anno in termini reali e di parità di potere d’acquisto, anche detto PPP, ovvero Power Purchase Parity.
Dai dati Eurostat 2018, emerge che la media europea dei consumi pro-capite si attesta su 21.100 euro. L’Italia vi si pone appena al di sotto, con 20.600 euro. Svettano invece in classifica Lussemburgo (28.300 euro), Germania (25.300) e Austria (24.700). Uno dei motivi per cui questi paesi europei sono riusciti a conquistare i primi posti in classifica è non solo legato alla crescita del reddito dei loro abitanti, ma anche ai prezzi, che sono aumentati molto meno in proporzione al reddito e rispetto a quanto avvenuto in altre nazioni.
Al di sotto della media dei 20.000 euro troviamo Irlanda, Cipro e Spagna. A fare da fanalino di coda è la Bulgaria, con 11.700 euro in potere d’acquisto.
Potere d’acquisto Italia: il calo registrato in 10 anni un valore al di sotto della media europea
Il potere d’acquisto degli italiani ha subito un significativo peggioramento nell’arco di un decennio. Il dato emerge chiaramente andando a osservare la classifica PPP del 2008. 10 anni fa, infatti, i consumi pro-capite degli italiani registravano un valore di 19.300 euro, meno rispetto a quelli del 2018, eppure superavano la media Ue, pari a 18.000 euro.
Situazione simile si può osservare anche per altre nazioni europee, come la Grecia, che nel 2008 era riuscita a porsi oltre la media Ue, con 18.800 euro, e che invece nel 2018 scivola molto al di sotto con 16.100 euro. Salto di qualità invece per la Germania, che dal settimo posto del 2008 è riuscita a conquistare il secondo posto 10 anni dopo.