Tempi di guerra

Mai come in questi tempi di guerra,  il cibo visto come cultura, può essere un ponte che unisce, in un mondo sempre più interculturale come il nostro


di Cristiano Sandona

Infatti la nostra redazione ha deciso finché la guerra fra Russia e Ucraina non terminerà di parlare di questi due popoli fratelli (nonostante l’oligarca Putin).

Non solo per assaggiare un gusto nuovo, un sapore particolare, ma anche per fare della tavola un momento di relazione, esperienza, piacere e scambio.

In questa prospettiva di condivisione autentica e di dialogo ItalyVox ritiene

il cibo utile a contribuire e favorire l’integrazione culturale e sociale fra le persone dentro la comunità e fra questa ed il mondo esterno.


I sapori , le preparazioni agroalimentari locali, la cucina tipica dei territori, appartengono al “patrimonio culturale immateriale” che sanno comunque parlare di un Popolo.

In questo quadro la comunità dei social può diventare una base di convivenza civile

ove si praticano azioni di mutualità e solidarietà quali strumenti per lo sviluppo sostenibile

un contesto dove le persone del posto, con “orgoglio”, mostrano il loro saper fare e la storia della loro tradizione identitaria.

Il “cibo” si trasforma in narrazione e racconto, in un “medium” per tante destinazioni turistiche e culturali minori.

Il “cibo” diventerà sempre più in futuro un mezzo per il raggiungimento di uno “stato di benessere individuale e collettivo”, protagonista della “qualità di vita”.

Le comunità sono legate a un territorio specifico, non solo dal punto di vista geografico, ma anche dal punto di vista sociale, culturale e storico.
Il legame delle produzioni con il territorio è un elemento fondante dell’identità e della qualità dei prodotti realizzati e/o distribuiti e promossi dalle comunità. 

Le peculiarità e la qualità produttiva dei territori dei piccoli e medi comuni possono rappresentare un importante fattore di sviluppo e di competitività locale e nazionale e sovranazionale.


Nella nostra Italia ad esempio, sono circa 400.000 le imprese agricole localizzate nei piccoli e medi comuni italiani, impegnate nella salvaguardia delle colture agricole tradizionali

nel mantenimento delle tipicità alimentari, nella tutela del territorio dal dissesto idrogeologico, nella tutela del paesaggio. 


Con politiche di valorizzazione puntuali ed adeguate, il piccolo medio comune potrebbe esprimere una risposta alla ricerca di comunità, di relazioni umane, di tipicità ed identità in cui le persone potrebbero riconoscersi e compiere esperienze gratificanti.

Questo patrimonio, tramandato di generazione in generazione

è costantemente ricreato dalla comunità in funzione del suo ambiente, della sua interazione con la natura e la storia, e dà, alla comunità stessa

un senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la biodiversità e la creatività umana ma soprattutto l’esistenza di un Popolo legato appunto a precise peculiarità geografiche.

Una visione nuova che ItalyVox vuole promuovere con determinazione, una prospettiva che potrebbe concorrere in modo robusto allo sviluppo locale e nel miglioramento della “qualità della vita”

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