STATO DI SALUTE DEL SUOLO NEL MONDO


Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) pubblica il suo secondo rapporto sullo stato di salute del suolo nel mondo.
articolo di redazione
L’equivalente della superficie dell’Africa è degradato, afferma l’organizzazione, che chiede un’azione rapida ed efficace.
La foto di copertina aerea scattata il 27 aprile 2022 mostra una macchina che semina mais e soia in un campo a Liaocheng, nella provincia dello Shandong, nella Cina orientale.
Le pratiche agricole intensive da parte delle grandi multinazionali causano perdite significative di materia organica e risorse idriche.
FERTILITÀ
I risultati del secondo rapporto sul suolo prodotto dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) non sorprenderà nessuno.
Le tendenze alla perdita di fertilità e alla distruzione dei primi metri di terra stanno peggiorando.
Il 70% della superficie dei continenti porta oggi il segno dell’azione umana.
Questo sfruttamento viene effettuato senza preoccuparsi della vita del suolo, del consumo moderato di acqua, degli impatti dell’inquinamento da fertilizzanti chimici e pesticidi.
La situazione è particolarmente preoccupante nelle regioni aride che rappresentano il 45% delle zone bioclimatiche dove vive un terzo dell’umanità.
Il rapporto si basa sui cambiamenti osservati tra il 2000 e il 2015 per affermare che il degrado del suolo e la desertificazione interessano ormai 30 milioni di km², ovvero la superficie dell’Africa.
Si perdono così 2 milioni di ettari ogni anno in tutto il pianeta, ovvero 23 ettari al minuto. Nel 2050,
AVVERTIMENTO

Le cause sono completamente identificate. Lo sfruttamento eccessivo di suoli fragili porta alla desertificazione a causa della perdita dello strato fertile.
La deforestazione per guadagnare terreno agricolo espone suoli poco profondi che sono molto sensibili all’erosione.
Le pratiche agricole intensive causano notevoli perdite di materia organica e di risorse idriche, ma a differenza di tecniche più tradizionali come la combustione, ad esempio, possono aumentare anche la distruzione degli ambienti naturali a causa del brevissimo sfruttamento dei terreni bonificati.
I risultati sono terribili: il 52% dei terreni agricoli è degradato, il 70% delle risorse idriche è monopolizzato dall’agricoltura, essa stessa responsabile dell’80% della deforestazione globale.