SPECIE INVASIVE
Le specie invasive a volte arrivano come animali da compagnia o svago, altre per essere allevati come animali da pelliccia

SPECIE INVASIVE
I mammiferi “alieni” che minacciano l’Europa
A volte arrivano come animali da compagnia o svago, altre per essere allevati come animali da pelliccia, altre ancora accidentalmente.
In ogni caso, resta il fatto che i mammiferi introdotti in Europa da altri continenti rappresentano un rischio per la sopravvivenza di numerose specie native e anche per la salute dell’uomo.
È ciò che emerge dall’articolo “Introduction, spread, and impacts of invasive alien mammals in Europe”,
pubblicato su Mammal Review e frutto di uno studio coordinato da ricercatori della Sapienza di Roma e dell’Università di Vienna, in collaborazione con l’Università di Lisbona.
La ricerca ha, infatti, evidenziato che la presenza di queste specie ha conseguenze negative non solo sull’ambiente e sulla biodiversità, ma anche sulla nostra salute, a causa della potenziale trasmissione di patogeni
inclusi quelli che possono essere trasmessi dagli animali all’uomo (basti pensare ai focolai del virus SARS-CoV-2 registrati negli allevamenti di visoni americani di Paesi Bassi e Danimarca).
Presenze stabili delle specie studiate in Europa: (a) mappa di calore che mostra la ricchezza in specie nell’area di studio (fonte degli areali alieni:
Biancolini et al. 2021); (b) area (scala logaritmica, km2) occupata dalle specie studio.
Le specie autoctone possono essere minacciate dai mammiferi invasivi attraverso l’ibridazione (nel Regno Unito,
per esempio, il cervo sika sta mettendo a rischio l’integrità genetica del cervo rosso scozzese)
ma anche attraverso la competizione, la predazione e la trasmissione di malattie.
Lo scoiattolo rosso eurasiatico, per esempio, in Italia si è estinto in più della metà del suo areale ed è stato sostituito dallo scoiattolo grigio orientale
mentre il visone europeo è stato quasi del tutto soppiantato del visone americano.
Per far fronte alla situazione, l’Unione Europea ha stilato la Union List, una lista di specie verso cui indirizzare misure di prevenzione, gestione, individuazione precoce ed eradicazione veloce,
ma di cui nessuno studio finora aveva affrontato specificamente l’ecologia.
Dalla ricerca è emerso come gli Sciuridi, roditori tra cui le marmotte e gli scoiattoli arboricoli, vengono spesso rilasciati illegalmente nei parchi urbani,
mentre le frequenti fughe dagli allevamenti di specie come la nutria, il procione o il visone americano
hanno permesso che si stabilissero vere e proprie popolazioni in natura.
Secondo gli autori dello studio, le specie invasive più diffuse in Europa sono attualmente il cane procione (Nyctereutes procyonoides), il topo muschiato (Ondatra zibethicus),
il visone (Neovison vison) e il procione (Procyon lotor), che hanno invaso almeno 19 Paesi.