Specie arboree a rischio

Di Cristiano Sandona’
Tra le specie maggiormente minacciate figurano le magnolie e le Dipterocarpus.

NEW YORK – Un terzo delle specie arboree è a rischio estinzione: è la conclusione a cui è giunto un rapporto del Botanic Gardens Conservation International, a cui hanno lavorato più di 500 esperti negli ultimi 5 anni. 

Dipterocarpus

Stando allo studio, che ha censito gli alberi di tutto il mondo, ben 17’500 specie sono a rischio estinzione (su un totale di 58’497), e 440 specie contano meno di 50 esemplari in natura.

Sono invece 142 le specie già considerate estinte, mentre il 41,5% delle specie è invece considerato al sicuro. 

Magnolia
Solo il Brasile conta 1’788 specie a rischio.

In termini di percentuali però il triste primato se lo aggiudica l’Isola di Sant’Elena, con il 69% degli alberi minacciati, seguita da Madagascar (59%) e Mauritius (57%). 

A paragone, il numero delle piante a rischio estinzione è il doppio del numero degli animali minacciati (mammiferi, uccelli, anfibi e rettili messi insieme). 

Tra le specie maggiormente minacciate figurano le magnolie e le Dipterocarpus, diffuse (si fa per dire) soprattutto nelle foreste pluviali del sud-est asiatico. Ma anche le querce, gli aceri e le Diospyros (da cui si ricava l’ebano) non se la passano benissimo, sottolinea il rapporto.

Anche se l’Europa non presenta una grandissima varietà delle piante,

non è immune al fenomeno: il 58% degli alberi autoctoni è infatti a rischio di estinzione, in particolare i sorbi.

E non c’è da stupirsi se nelle cause che hanno portato migliaia di alberi vicini all’estinzione figura sempre l’uomo: produzione agricola, disboscamento e allevamento di bestiame.

Tra le cause emergenti il rapporto cita anche le condizioni meteorologiche estreme e i cambiamenti climatici.

Almeno 180 specie di alberi sono minacciati dall’innalzamento dei mari e dal maltempo, specialmente nei Caraibi. 

Gli autori dello studio hanno sottolineato che gli alberi sono la spina dorsale dell’ecosistema naturale: «Immagazzinano il 50% del carbonio terrestre e forniscono un cuscinetto dalle condizioni meteorologiche estreme»

senza dimenticare che molte specie minacciate «offrono l’habitat e il cibo per milioni di altre specie di animali. L’estinzione anche di una singola specie di pianta potrebbe causare dunque un effetto domino».

Piante a rischio estinzione

Il BGCI ha lanciato anche il nuovo portale GlobalTree, un database online che tiene traccia degli sforzi di conservazione degli alberi a livello di specie, nazione e a livello globale.

Sia il rapporto che il portale

«mostrano per la prima volta quali alberi hanno bisogno di maggiore protezione, dove è più urgente intervenire

e, cosa più importante, dove sono le lacune nello sforzo conservativo, in modo che le risorse e le competenze possano essere impiegate nel modo più efficace». 

Infine il rapporto stila una lista di punti da seguire per proteggere e conservare le specie minacciate, rivolta soprattutto al mondo politico e agli esperti: estendere le aree protette per le piante minacciate;

garantire che tutte le specie minacciate vengano conservate negli orti botanici e nelle banche dei semi; aumentare i finanziamenti governativi e aziendali per le specie minacciate;

espandere gli schemi di piantagione degli alberi e garantire la piantumazione di specie minacciate autoctone; aumentare la collaborazione globale. 

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