Specchio della biodiversità

Una dedica alla mia terra…..

Di Cristiano Sandona’

In viaggio sull’Altopiano di Asiago tra i sapori di malga

Una delle chiavi di lettura migliori per viaggiare nel territorio italiano è seguire le strade dei prodotti e i loro sapori. E, soprattutto quando si parla di montagne, c’è poco altro, nel settore gastronomico, che sia specchio della biodiversità come i formaggi.

Siamo sull’altopiano di Asiago dove le malghe sono un inizio ideale per ripercorrere le antiche strade della pastorizia:

qui parliamo di formaggi con una storia e una personalità, il cui sapore dipende da una miriade di fattori, dalla specie, dalla razza, dalla lavorazione, dal tipo di alimentazione dell’animale.

E dall’ambiente in cui vive.

Burro giallo paglierino, profumi di panna fresca, sapore che riconduce nell’immediato a quello di latte appena munto. È il burro che non c’è più, verrebbe da dire, un tesoro, invece, che qui nelle malghe di montagna si produce ancora come una volta.

Da panna di latte fresco, prima di tutto, munto da mucche lasciate pascolare in alpeggio, da centrifuga o d’affioramento.

Oggi le malghe sono rifugi, accoglienti agriturismi e ristoranti dove è ancora possibile acquistare burro e formaggi. Sono perfetti luoghi di partenza per trekking e passeggiate al punto che, da una malga all’altra, è possibile costruire dei veri e propri percorsi

ancora oggi centri di produzione casearia, sono anche il fulcro di una ricchezza di paesaggio difficile da trovare altrove,

con prati e pascoli in ogni stagione tappezzati di differenti tipologie di erbe e fiori, che conferiscono al latte aromi irripetibili.

Non siamo più di fronte alle decine e decine di malghe che arricchivano le montagne nei decenni scorsi,

ma l’altopiano conserva ancora con forza la tradizione delle malghe da formaggio.

A parte burro e panna meravigliosi, i prodotti di malga, così vengono nominati genericamente, hanno peculiarità specifiche in ogni zona, soprattutto per le tecniche di lavorazione.


Senza mai dimenticare che le malghe di fatto sono le custodi della biodiversità alimentare, della tradizione e di una ricchezza che va tutelata come prezioso lascito dei nostri avi.

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