Semplicemente Appaloosa

Semplicemente Appaloosa è da sempre aggettivo, definizione, termine di riconoscimento per tutti quei cavalli dal distintivo mantello macchiato.
Questo è un errore madornale.
Spesso si tende a classificare come appaloosa cavalli che con questa razza hanno in comune solamente il colore che rappresenta il fattore di riconoscimento che balza all’occhio
Questa caratteristica peculiare e di impatto visivo, data dalla varietà di colorazioni del mantello, ha origini antiche ben più lontane di quanto si possa immaginare.

Preistorici disegni raffiguranti cavalli dal raro colore “appaloosa” risalenti a 18.000 anni A.C. furono trovati in caverne in Francia a Lascaux e Perche-Merle.
Cavalli con spots vennero rappresentati anche nell’arte cinese del 500 A.C. ed in quella persiana del XIV secolo
Incerta è l’origine storica dei cavalli macchiati, ma fatto noto è che nel mondo esistono anche altre razze oltre con questo fattore distintivo
Nel vecchio continente ad esempio abbiamo lo Knabstrup, cavallo danese, molto richiesto dai circhi per il loro mantello
Spostandoci alle Americhe, invece, tutti sapranno che anche il Criollo, il destriero della pampa argentina, spesso esprime questa caratteristica cromatica.
Anche se al giorno d’oggi queste tre razze conservano in comune solamente il colore
Nella storia si è perso ciò che è stato fatto dagli iberici. Ma sono state trovate testimonianze certe del fatto che fossero loro ad allevare cavalli maculati
Che hanno portato in Danimarca durante le guerre napoleoniche o nel Nuovo Mondo nel 1600 quando la Spagna era tra le più potenti nazioni colonizzatrici.
Da questo dato certo ed inconfutabile, per la presenza di numerose prove storiche, ha così inizio l’evoluzione dell’APPALOOSA, la razza americana giunta ai giorni nostri.
Un po’ di storia

La razza fu vicina alla sua scomparsa a seguito della guerra dei Nez Parce nel 1877, quando furono sconfitti dal Capitano Joseph.
Dopo la loro resa a Paw Mountains, in Montana, il 5 ottobre la razza Appaloosa, così come era stata perfezionata dai Nasi Forati fu dispersa.
Questi cavalli finirono nelle mani di incompetenti pionieri, che con incroci maldestri causarono il declino della razza.
Caratteristiche del
Cavallo Appaloosa
Vengono definite caratteristiche traducendo letteralmente dall’inglese “charateristics” tre peculiarità
che vanno ad addizionarsi alla moltitudine di colorazioni che possiamo ritrovare come tipologie di mantello all’interno della razza.
Una di queste caratteristiche, tipiche del cavallo appaloosa, è la verticale striatura sullo zoccolo denominata striped hooves. L’unghia, dal fondo bianco, è spesso rigata nera, in modo vario, più o meno fitto e le striature possono essere più o meno larghe.
Nonostante questa particolarità non bisogna commettere l’errore di credere alle dicerie per le quali quest’unghia è debole,

anzi la selezione di questa razza in condizioni atmosferiche avverse ne ha forgiato tutta la struttura scheletrica, rendendolo un cavallo molto resistente.
A rievocare lo spirito selvaggio dei Nez Parce è lo sguardo degli Appaloosa
Naturalmente, quando il cavallo lavora ed è affaticato si nota di più l’arrossamento di questa membrana, che può impressionare un poco chi è inesperto.

Terza ed ultima caratteristica dell’Appaloosa, che si aggiunge al mantello “a pois” al quale è comunque correlata,
è la classica pelle dalla pigmentazione a macchie, mottled skin,
La genetica del colore
Il White Appaloosa Pattern Gene abbreviato come LP Gene è essenziale nel patrimonio genico di un cavallo perché questo possa mostrare poi la particolare colorazione appaloosa.
Ē importante comprendere che la quantità di bianco disponibile, non è certo caratteristica prevedibile. Non esiste un “blanket gene”, che possa predire la quantità di bianco la particolare coperta dei cavalli di questa razza.
Un cavallo che porta nel suo bagaglio genetico un solo LP gene potrebbe mostrare anche solo minime indicazioni della sua presenza, white sclera, mottle skin e stripes hooves,
e se sono presenti dei geni d’aiuto per la presenza di bianco, noi potremmo avere invece tanto colore da avere un leopard.
La quantità di bianco è controllata da altri geni, detti geni mutanti
Grazie al lavoro degli studiosi però sappiamo che è giusto considerare gli appaloosa Few Spot e Snowcap omozigoti Lp gene. Alla luce di ciò essi produrranno al 100% figli con colore o quanto meno nella peggiore delle ipotesi con il minimo delle caratteristiche appaloosa.
Questo perché un cavallo omozigote per la caratteristica del colore tramanderà ai suoi figli un Lp gene.