Salasso

Almeno 500 euro: questo il costo sulle tasche delle famiglie italiane del rincaro delle bollette nell’ultimo trimestre del 2021
Annunciato qualche giorno fa dal ministro
della Transazione ecologica Roberto
Cingolani un salasso senza precedenti
che ha ipotizzato un’impennata del 40% -,cui si aggiunge l’aumento del prezzo dei carburanti. Il 1° ottobre l’autorità dell’energia Arera aggiornerà come ogni tre mesi le tariffe di corrente elettrica e gas
avvicinandole ai costi di produzione e ai
mercati internazionali. Già a luglio c’erano
state le prime impennate, che il governo
aveva cercato di tamponare con l’istituzione di un fondo di 1,2 miliardi di euro.
In questo modo l’incremento del prezzo era
stato dimezzato: 9,9% invece che 20.
Stavolta, invece, l’esecutivo potrebbe dover
intervenire su cifre più importanti per
comprimere l’aumento ipotizzato a partire
dal mese prossimo.
L’annuncio di una nuova stangata, si somma a quelli dei giorni scorsi sull’aumento dei costi del grano duro, del latte e delle altre materie
prime e prodotti semilavorati in agricoltura
che a cascata, andranno anch’essi ad abbattersi sulle casse dei poveri cittadini.

Ora questo nuovo salasso.
Si tratta di crescite verticali e, perciò, più imponenti a livello oneroso: +20% per l’elettricitàelettricità, +30% per il gas.
In cifre, queste percentuali equivalgono al +110 euro per la prima, +281 per il secondo. In totale, un costo annuo di centinaia di euro per la famiglia tipo italiana.
«Un aumento delle tariffe di luce e gas del +40% produrrebbe effetti a cascata sui listini al dettaglio causando una stangata complessiva da quasi +1.300 euro annui a famiglia».
A fare i conti le associazioni Assoutenti e Movimento Consumatori, che chiamano a
raccolta tutte le associazioni dei consumatori del Cncu per organizzare una protesta
nazionale che potrebbe sfociare nello
“sciopero dei consumi” e rappresentare
plasticamente il malcontento dei cittadini.