SALAME MILANO

di Cristiano Sandona

Salame Milano, così “Finimondo” trasformò la metropoli in città dei salumi

È difficile pensare a Milano come ad una città di salumifici o di artigiani del salame, più che altro la ricordiamo per la sua centralità nel mondo della finanza e della moda.

video ricetta

Eppure un tempo, a fine Ottocento, gli artigiani di prelibatezze a Milano c’erano eccome! Pasticceri, fornai, salumieri, speziali e tantissimi altri. 

Uno in particolare, un macellaio sopraffino, era chiamato “Finimondo” per la sua abilità con i coltelli e la capacità di saper tagliare la carne di maiale così fine da essere poi insaccata in un budello spesso.

La pasta a grana di riso diventa uno dei prodotti più apprezzati dai milanesi, che ne amavano in modo particolare, la scarsa presenza di grasso.

Quel salame poi aveva un colore decisamente rosso vivo e fu il primo a differenziarsi dai tanti salumi ad impasto con zafferano che li colorava di giallo. 

SOLTAKO Tagliere, Tagliere in Legno di Ulivo, Servire o Tritare,Tagliere lavorato a mano, 35-38 cm di lunghezza, 17-19 cm di larghezza, circa 2 cm di spessore

Oggi il Salame Milano è uscito dalle vecchie “cervellee”, come si chiamavano le macellerie a Milano, ed ha raggiunto un mercato che è il più importante in Italia.

Nel libro “La cucina milanese – La cusina a Milan” di Fabiano Guatteri si consiglia anche l’uso in cucina:

“Si può servire al naturale oppure con piselli bolliti in modo che la sapidità del salume e la dolcezza dei legumi diano vita ad un gusto piacevolmente armonico

SALAME MILANO CORTE ANTICA

Noi abbiamo scelto Corte antica che nel suo salumificio a filiera completa garantisce un prodotto veramente buono

Per questo salume vi consigliamo un vino bianco di struttura tra ArneisSoave e Verdicchio marchigiano.

Ottimo anche con vini rossi non troppo impegnativi e strutturati come Bardolino, Dolcetto o Merlot dei Colli Berici.

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