Rosa canina

La rosa canina, le proprietà benefiche e gli utilizzi delle bacche
Le bacche di rosa canina sono il frutto autunnale che ci regala la rosa selvatica (o, appunto, rosa canina). In realtà parliamo di un falso frutto e in quest’articolo ne scopriremo tutte le caratteristiche e le proprietà benefiche.
La rosa canina è una pianta spontanea diffusa ovunque sul nostro territorio. Dalle sue bacche è possibile realizzare diverse preparazioni artigianali, dal liquore, a tisane e infusi, fino alle marmellate.
Parliamo di una pianta che si adatta bene ad ogni terreno e condizione climatica. Cresce dal livello del mare fino alla montagna.
Un altro nome con cui è conosciuta è rosa di macchia, poiché si trova nei luoghi più impervi. Cresce spontanea nei campi abbandonati, ai margini dei boschi, lungo i sentieri e nei pascoli.
Nel nostro Paese è conosciuta anche con diversi nomi dialettali, come ad esempio il ligure grattacui.
Inquadramento botanico e origini della rosa canina
La Rosa canina è la specie di rosa selvatica più comune nel nostro Paese. Appartiene alla famiglia botanica delle Rosaceae e le sue bacche sono usate sia in cucina che in ambito medico da millenni. Tra le popolazioni antiche che ne facevano largo uso ci sono stati ad esempio gli Assiri, i Greci e i Romani.
Il nome della specie fa riferimento all’antico uso della radice che, attraverso decotti, curava la rabbia dovuta ai morsi dei cani.
La rosa canina è l’antenata delle classiche rose coltivate. Quest’antica specie, però, ha diverse varietà e sottospecie che non è facile distinguere. Secondo diversi autori, più che delle specie singole è conveniente parlare di un insieme di forme che si ibridano fra loro, conservando nelle generazioni continuità di caratteri.
Caratteristiche della rosa canina
La rosa canina, di solito, si presenta come un arbusto spinoso. E’ di tipo perenne e caducifoglie, ossia il fogliame cade durante l’inverno. La pianta raggiunge anche i 2 metri d’altezza, specie se cresce all’ombra degli alberi e dunque cerca luce verso l’alto.
Ha un apparato radicale profondo e sviluppato, che la fa attecchire bene anche nei terreni più poveri di elementi nutritivi.
I rami si formano dai getti primaverili e sono prima eretti, poi assumono, negli anni, una forma arcuata e pendente.
Le ramificazioni sono provviste di robuste spine, uniformi e arcuate.
Le foglie, invece, sono alternate, composte in genere da 5-7 foglioline abbinate a due a due con una singola foglia terminale. Le piccole foglie sono grandi circa 2 o 3 cm, hanno lamina ovato-lanceolata, forma ellittica, margine dentato e apice acuto.
I fiori della rosa canina compaiono nel periodo primaverile, in maggio-giugno. Sono riuniti in corimbi terminali, con un corto peduncolo. Il colore dei fiori è di solito bianco, al più rosato. In genere hanno numerosi stami e antere gialle e sono poco odorosi.
Bacche di rosa canina
La parte più interessante e riconoscibile della rosa canina sono le bacche. Si tratta di falsi frutti di piccole dimensioni, meno di 2 cm. Hanno forma elissoidale e superficie liscia e si formano dall’ingrossamento del ricettacolo dei fiori. Vengono chiamati cinorrodi, sono prima verdi, poi arancioni e infine, in autunno, a piena maturazione, rossi.
All’apice delle bacche rimangono attaccati i petali dei fiori, che disseccano e diventano nerastri.
Caratteristico è l’aspetto della rosa canina in invernale, quando le foglie sono cadute e le bacche restano comunque sulla pianta.
L’interno della bacca è ricco di polpa e contiene i semi (i veri frutti). Altro elemento contenuto sono dei piccolissimi peli attaccati ai semi, che purtroppo sono irritanti e se ingeriti possono causare problematiche.
Le bacche di rosa canina hanno un sapore molto gradevole, la presenza dei peli però, ne impedisce il consumo diretto. L’ingestione di grosse quantità dei peli contenuti nei cinorrodi, provoca irritazione intestinale e diarrea. Per questo motivo è necessario raccogliere le bacche ed eliminare questi semi pelosi.
Contenuto e proprietà delle bacche di rosa canina
Oltre ad avere un sapore gradevole, le bacche di rosa canina sono ricche di elementi positivi e proprietà benefiche.
Hanno innanzitutto un elevato contenuto di vitamina C, superiore a quello degli agrumi. I cinorrodi, inoltre, contengono tannini, pectine, diversi zuccheri (sorbitolo), acidi organici, polifenoli, bioflavonoidi, antociani, carotenoidi, acido nicotinico e riboflavina.
La medicina popolare ha da sempre attribuito alle bacche di rosa canina diverse proprietà. Per il loro contenuto in vitamina C sono usate per prevenire e coadiuvare raffreddori. Inoltre sono utili negli stati di debilitazione e per rinforzare il sistema immunitario.
In preparazioni per uso esterno, le bacche di rosa canina hanno proprietà astringenti, antinfiammatorie e protettrici dei vasi sanguigni. Questo per via dei polifenoli contenuti al loro interno.
Le bevande preparate per uso interno sono vitaminizzanti e stimolanti delle funzioni renali. L’uso viene raccomandato anche per infiammazioni di reni e vescica. Aiutano, inoltre, chi soffre di gotta e reumatismi, favorendo l’eliminazione degli accumuli di acido urico.
Molto apprezzato è anche l’uso cosmetico per preparare creme e maschere di bellezza.
La raccolta, la pulizia e la conservazione delle bacche di rosa canina
Le bacche di rosa canina vanno raccolte mature. Di norma è buona cosa raccoglierle in ottobre o novembre, nel pieno del loro periodo balsamico.
Come abbiamo accennato, questi frutti non si possono consumare per intero, ma vanno prima eliminati i semi e i peli che al seme troviamo attaccati.
Per farlo si possono aprire in due i frutti e asportare il cuore. In questo modo, dopo aver lavato per bene il frutto che rimane, possono essere consumate subito o essiccate.
Se decidiamo di essiccarle, le bacche vanno lasciate al sole per qualche giorno.
Fatto questo è poi possibile conservarle bene per tutto l’inverno.
Gli usi alimentari della rosa canina
Un modo semplice e veloce per usare le bacche di rosa canina, senza dover asportare i peli interni, è quello di bollirle per 15-20 minuti e poi schiacciarle nel passaverdura una volta scolate.
Con questo sistema si ottiene una morbida purea che può essere aggiunta, ad esempio, alle zuppe o ai minestroni.
Con la purea si può preparare anche una confettura.
E’ sufficiente infatti aggiungere dello zucchero a piacere portando poi il composto ad ebollizione.
Infusi
Per l’uso interno, e sfruttare quindi le proprietà delle bacche di rosa canina illustrate, il metodo più semplice è l’infuso.
Servono 50 gr di bacche secche o 100 gr di quelle fresche ripulite dai peli. Si mettono ad infusione per 10 minuti in acqua bollente, coprendo con un coperchio. Trascorso il tempo, l’infuso si filtra e si può bere al bisogno. Come detto si usa in caso di raffreddore, ma anche semplicemente come tonico vitaminizzante dal delizioso sapore di agrumi.
Liquore di bacche di rosa canina
Molto interessante è la ricetta del liquore con le bacche di rosa canina. In questa cosa si possono usare per intero, senza prima il passaggio della pulizia dei peli irritanti.
Ingredienti
150 gr di bacche di rosa canina
500 ml di alcol per usi alimentari
500 ml di acqua
400 gr di zucchero
Preparazione
Dopo aver lavato e asciugato per bene le bacche, immergetele nell’alcol usando un contenitore di vetro con chiusura ermetica. L’infusione deve avvenire in un luogo buio per 30 giorni, avendo cura di mescolare, agitando ogni due giorni. Una volta trascorso questo periodo, filtrate bene con un panno di lino o di cotone.
A parte, preparate lo sciroppo di acqua e zucchero. Cuocetelo a fuoco lento e mescolando di continuo, per evitare di formare il caramello. Una volta sciolto lo zucchero spegnete la fiamma e lasciate raffreddare.
Quando lo sciroppo è freddo unitelo all’alcol filtrato dalle bacche, mescolate con delicatezza e richiudere il contenitore.
Lasciate riposare per almeno 30 giorni, poi travasate a piacimento nelle bottiglie.
Perché rose canine bio essiccate?
Dall’epoca antica la gente utilizzava le rose canine per procurarsi la vitamina C. Prima di tutto durante l’inverno, a causa della mancanza di frutta fresca, i frutti essiccati della rosa bianca appartenevano ai fornitori più importanti di vitamina C. Inoltre la rosa canina tradizionalmente viene considerata una pianta medicinale che ha comprovato le proprie qualità nelle stagioni fredde. Insieme alla vitamina C, i frutti di color arancione e rosso della rosa canina essiccati contengono altre vitamine importanti (А, il complesso di vitamina В, Е e К1), nonché acidi grassi utili, sostanze minerali e microelementi, tutti a partire dallo zinco e il rame.
Come si usano le rose canine bio essiccate?
Le rose canine fresche hanno un aroma speciale, che viene formato dai componenti leggermente acidi, aspri e dolci. Dopo l’essiccazione le rose canine diventano molto aromatiche e il loro gusto più morbido. Possono sostituire le bacche di goji, simili ad esse, e come gusto assomigliano al “super cibo” così conosciuto. Si preferisce il loro uso per una tisana di frutta, o come tisana di rosa canina, o in combinazione con l’ibisco e altre sostanze. Come i mirtilli rossi, le rose canine sono molto adatte ai sughi per la carne di selvaggina. Oppure potete arricchire la Vostra marmellata e gelatina preparata a casa con i frutti della rosa canina. Quando di cucina o prepara al forno perde molta vitamina C, ma le altre vitamine e sostanze vegetali preziose rimangono conservate a lungo.