RIBOLLA GIALLA


RIBOLLA GIALLA – Com’è naturale che sia, prima di parlare del vino andiamo a scoprire l’origine del vitigno.
Di Enzo Marconi
I suoi antenati sembrano essere l’uva Avola, importata dai Romani durante il loro dominio in terra friulana o secondo altra tesi la varietà Robola che era coltivata in Friuli Venezia Giulia durante il periodo del dominio di Venezia arrivata delle isole Ionie e della Dalmazia diffusa appunto dai veneziani all’ epoca delle Senerissima Repubblica di Venezia.

L’ipotesi più accreditata rimane quella sostenuta da molti studiosi che ritengono questo vitigno di origine autoctona.
- Esistono molte varietà o cloni di questo vitigno tra cui la più tradizionale Ribolla di Rosazzo, la Ribolla bianca imperiale (chiamata anche Ribuelàt e che veniva coltivata sulla zona di Premariacco), la Ràbola, la Ribolla di Castel Dobra e la Ribolla Verde.
Quest’ultime due varietà erano e sono tuttora coltivate sul Collio Sloveno, dove danno ottimi risultati.
Il vino Ribolla Gialla ha una storia molto lunga che risale a 700 anni
come scritto su alcuni documenti che testimoniano la sua compravendita, registrata in un atto notarile del 1299.
Altri documenti citati dal professor Perusini raccontano che la Ribolla Gialla veniva offerta dal comune di Udine alle cariche politiche e militari al loro ingeresso nella città.
Alla fine del trecento la fama di questo vino aveva varcato anche la frontiera italiana. Alcuni cronisti tedeschi avevano un’ ottima ammirazione per il Rainfald, considrato di ottima qualità.

La culla di questo vino sono le colline di Rosazzo in provincia di Udine ma questo vitigno e altre sue varianti venivano coltivate nella fascia di terra che ta Terceno scende quasi fino all’ Istria, in zone viticole ancora oggi molto conosciute come l’ Isonzio, il Collio e i Colli orientali del Friuli e più a est verso le colline Slovene dove il vitigno veniva chiamato Rebula.
La Ribolla Gialla trova la sua migliore espressione in collina, dove questo vitigno vigoroso dal germogliamento e maturazione tardive, dà ottimi risultati e per questo motivo la sua coltivazione non raggiunse mai la pianura.
La zona che più di tutte ha saputo dare e ricevere dalla Ribolla Gialla è il Collio nelle provincie di Udine e Gorizia.

In questi terriotori questo vino ha raccolto i frutti del passato, delle tradizioni, delle trasformazioni in campo viticolo.
D’ altra parte una zona con una tradizione enologica secolare e patria storica di molti splendidi vini non può che influenzare l’ evoluzione dei prodotti viticoli
e quando tali cambiamenti sono sorretti dalla vocazione e dalla cultura i risultati sono sorprendenti.
Insieme al viticoltore questo vino ha attraversato momenti di crisi, nel periodo post medioevale, dovuti alla presenza di troppe varianti, di difficile selezione a discapito della qualità, fino a toccare momenti di distruzione totale con la Grande Guerra
ma tutto colmato con dal forte legame tra vitigno e territorio, con la consapevolezza che i sacrifici umani a seguito di errori o di catastrofi servono a ridisegnare la strada del successo enologico della Ribolla Gialla.
Nel 1968, tappa cruciale per il comparto vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia, abbiamo il riconoscimento della DOC Collio che ha scritto il disciplinare per ben 19 vini prodotti nella zona, tra i quali, la Ribolla Gialla.

La vinificazione tradizionale prevedeva uvaggi assieme al Friulano (ex Tocai) e la Malvasia istriana ma successivamente si è scelto, nella maggioranza di casi
di seguire la vinificazione in purezza, che esalta le doti di freschezza ed eleganza di questo vitigno, con vini meno corposi più freschi, dai profumi floreali sempre eleganti e fini.
Esistono tuttavia diversi prodotti frutto della sperimentazione enologica che fanno della Ribolla Gialla un vitigno molto duttile
conseguenza dell’ elevata acidità malica, in grado di sostenere la spumantizzazione e anche periodi di affinamento abbastanza lunghi.
Volendo fare una sintesi troviamo produzioni particolari.
La duttilità del vitigno e la sua elevata acidità malica infatti, hanno permesso diverse sperimentazioni enologiche sulle sue uve, in grado di sostenere anche la spumantizzazione e lunghi periodi di affinamento.

Il processo più diffuso di vinificazione prevede la pressatura soffice delle uve appena raccolte, una breve macerazione
e l’affinamento di circa sei mesi in vasche di acciaio inox prima dell’imbottigliamento.
Diverso il metodo che prevede una lunga macerazione del mosto sulle bucce.
Tale operazione dà vita ai cosiddetti vini arancioni o orange wines: la pigmentazione è dovuta al rilascio di polifenoli, antociani e coloranti presenti nelle bucce.
Non solo il colore è più amplificato, ma anche la sua ampiezza, la sua polposità e il suo affascinante sapore deciso.

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Il vino Ribolla Gialla ottenuto in questo modo presenta profumi più densi con sentori di erbe balsamiche e spezie
che completano una gamma aromatica quasi opposta al quella che si ottiene con il metodo tradizionale.
In altre parole, la Ribolla Gialla ottenuta con macerazione breve è più leggera, mentre quella con lunga macerazione è più forte e densa.
Ciò che cambia non è tanto lo spessore, piuttosto la percezione di colori e profumi. In entrambi i casi, si tratta di vini meritevoli di assaggio che dimostrano quanto questo vitigno sia potenzialmente espressivo.

Altre produzioni particolari prevedono:
basse rese e lunghe macerazioni sulle bucce;
spumantizzazione in autoclave con maturazione sulle fecce per due anni;
maturazioni in botti grandi o in barrique;
uso di anfore interrate.
- Ribolla Gialla abbinamenti

Quali sono i migliori abbinamenti per gustare a tavola questo vino?
Senza dubbio questo vino bianco, molto elegante, si può abbinare egregiamente con i cibi della cucina tradizione friulana, sia di terra che di mare.
Un Ribolla Gialla giovane (sempre servito fresco a circa 8 gradi) può rivelarsi un’ottima scelta per un aperitivo e si abbina molto bene con antipasti di pesce o una buona frittura.
Se scegliamo un vino macerato e affinato in legno, possiamo invece abbinarlo anche a piatti più impegnativi, come un brodetto di pesce o una pasta con sugo di carne.
Come spumante, la Ribolla Gialla si rivela un ottimo aperitivo e si sposa veramente bene con del prosciutto cotto affumicato o per accompagnare un dolce a fine pasto.