Qualcuno mente

di Antonella Pisatturo

10 cose che (forse) non sai ma è meglio sapere sulle bugie

Si può capire se qualcuno mente guardandolo negli occhi? La macchina della verità funziona o è un bluff? E il siero della RIVIST

Pinocchio paga care le sue bugie, ma nella realtà chi mente spesso lo nasconde molto bene

Indipendentemente dal motivo per cui diciamo una bugia, gli scienziati ritengono che una bugia si componga di due parti: quando mentiamo dobbiamo creare la menzogna e anche nascondere la verità. Essere bugiardi dunque richiede un duplice sforzo, che si traduce in una maggiore attività cerebrale. Il che, tanto per dire, spiegherebbe perché le persone che mentono impiegano più tempo a rispondere a una domanda. Mentre altri studi ci svelano che…

1. Non puoi capire se qualcuno mente dai suoi occhi.

Strano, ma vero: gli occhi non possono dirci se il nostro interlocutore sta mentendo o se invece è sincero. Lo ha scoperto lo psicologo Richard Wiseman, dell’Università dell’Hertfordshire, analizzando il comportamento di persone sincere e di bugiardi: secondo lui riuscire a riconoscerli dallo sguardo sfuggente (con le pupille che cambiano velocemente direzione) è impossibile. C’è però chi ritiene che
le tecniche dei profiler della polizia sia possibile smascherare i bugiardi

Psicologia generale. Capire la mente osservando il comportamento. Con Connect

2. La macchina della verità non esiste.

Nonostante alcuni tribunali americani ammettano i risultati del poligrafo come prova, molti scienziati hanno rivelato che è relativamente facile ingannare la macchina della verità. In sostanza, il poligrafo non fa che misurare i livelli di stress e ansia, in seguito a una domanda: ma non tutti i bugiardi ne sono vittima quando mentono. Anzi, ad alcuni la menzogna crea meno stress della verità. Anche la risonanza magnetica (fMRI), messa alla prova, non è riuscita a individuare le bugie. C’è però un fatto: quando si dicono le bugie… il naso non si allunga, ma diventa più caldo.

3. Due bugie al giorno.

Secondo uno studio condotto dagli psicologi del dipartimento di comunicazione dell’università del Michigan su 1.000 cittadini americani, le persone mentono in media tra una e le due volte al giorno.

4. Quando menti inganni te stesso

Zoe Chance della Harvard Business School, ha condotto un esperimento su 76 studenti, permettendo loro di barare a un test di matematica. Chance ha scoperto che gli imbroglioni non solo ingannavano se stessi, ma erano in gran parte ignari delle proprie menzogne fino a convincersi di superare anche test più difficili. Ma non era così. Mentire a se stessi porterebbe le persone a sovrastimare le proprie capacità.

5. Sotto pressione.

Tendiamo a dire bugie soprattutto quando siamo sotto pressione e non abbiamo tempo di pensare alle conseguenze del nostro comportamento. Secondo Shaul Shalvi, psicologo dell’Università di Amsterdam, «Quando le persone agiscono in fretta, tentano di fare tutto il possibile per assicurarsi un profitto, anche se ciò li porta a mentire. Avere più tempo a disposizione invece fa sì che le persone siano più riflessive e valutino meglio le conseguenze di una menzogna».

6. Anche i bambini mentono.

Che mentire sia un comportamento umano inevitabile lo dimostra un esperimento dei due psicologi canadesi Angela Evans e Kang Lee, che hanno chiesto ad alcuni bambini tra i due e i tre anni di età di non utilizzare un giocattolo mentre non li guardavano. Prevedibilmente l’80% dei piccoli volontari ha trasgredito all’ordine. Ma quando gli psicologi hanno chiesto loro se avevano obbedito, se la maggior parte dei bambini di due anni non ha resistito e ha confessato, buona parte di quelli più grandicelli hanno invece preferito mentire. Secondo i due psicologi questo prova che iniziamo a dire bugie molto presto.

7. Bugie e creatività.

Utilizzando la risonanza magnetica, alcuni ricercatori hanno scoperto che chi mente in maniera compulsiva, ha tra il 22 e il 26% di materia bianca in più nella zona della corteccia prefrontale del cervello. Secondo i ricercatori questo darebbe loro maggiore inventiva nel trovare scuse e nell’inventare storie.

8. Il siero della verità funziona? 

Il Sodium Pentothal, meglio noto come siero della verità, secondo gli psicologi non impedirebbe alle persone di mentire: il suo meccanismo fa sì che rimuova momentaneamente i filtri mentali, deprimendo il sistema nervoso centrale. Chi lo assume comincia così a parlare, vomitando un flusso infinito di informazioni… nel quale però si trovano anche molte bugie.

9. Politici e bugie.

In Occidente pensiamo alla Grecia antica come alla prima vera, grande democrazia. Ma anche allora i politici mentivano. Un esempio è quello di Alcibiade, famoso per aver cambiato più volte partito politico… e patria, fino a prendere di volta in volta le parti di Atene e Sparta durante la guerra del Peloponneso. Un “ribaltonista” anzitempo.

10. Mentire in chat… si può (ma poco).

Vi è mai capitato di conoscere qualcuno attraverso un sito di dating? Se sì, è probabile che abbiate messo in conto che vi dicesse qualche bugia. Secondo Nicole Ellison dell’Università del Michigan ci sono tre tipi di bugie che siamo disposti ad accettare da uno sconosciuto incontrato online: che abbia qualche chilo di troppo o qualche centimetro di meno (ma non troppi), che abbia mentito sul numero di sigarette che fuma (o riguardo a un’abitudine) e che abbia idealizzato se stessa/o vantando hobby e interessi che non sempre ha. Ma si tratta di bugie accettabili finché restano “piccole”, altrimenti….

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