Probabile autunno anormale

AgritalyVox e Meteo Radar
Mancano ormai meno di quindici giorni a settembre e dunque all’inizio di un probabile autunno anormale.
Secondo gli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo e di ACCUWEATHER
infatti le prospettive per l’avvio autunnale destano più di qualche timore tanto che potremmo andare verosimilmente incontro a una fase estrema, soprattutto a cavallo tra la seconda e la terza decade, quando peraltro avviene statisticamente la rottura definitiva dell’estate.
Ma andiamo con ordine analizzando tutte le novità per capire meglio i motivi di queste prime preoccupazioni analizzando le proiezioni ufficiali in vista del prossimo autunno, una tendenza che lascia poco spazio a dubbi.
L’estate 2021 si è rivelata finora davvero rovente quanto a temperature, specie in quest’ultimo scorcio stagionale durante il quale hanno raggiunti picchi elevatissimi,
fino a sfiorare addirittura i 50°C in Sicilia aggravando il problema della siccità e degli incendi su molte delle nostre regioni, specie del Sud e delle Isole Maggiori.
A conferma di tutto ciò, arrivano i primi dati sullo scorso mese di luglio, risultato il più caldo mai registrato sul pianeta Terra.
Questo caldo intenso, oltre a provocare disagio fisico per le persone, influenza anche la temperatura dei mari,
con valori che si sono già portati intorno ai 28/30°C su buona parte dei bacini: stiamo parlando di un’anomalia di circa 4/5°C oltre le medie di riferimento, come possiamo vedere dalla mappa allegata.

Tutto ciò si traduce in una maggior energia potenziale in gioco, ovvero quel carburante necessario per lo sviluppo di fenomeni estremi.
Queste condizioni, per esempio, potrebbero portare sulle aree meridionali allo sviluppo di Medicane (o TLC), ossia una sorta di “uragani del mediterraneo“,
che si formano quando una bassa pressione viene alimentata dalle acque calde del Mediterraneo e sviluppa caratteristiche da tempesta tropicale. Anche se spesso hanno breve durata, i Medicane possono portare forti piogge e forti raffiche di vento fino a 120/130 km/h.

Secondo le proiezioni di AccuWeather andrà prestata massima attenzione anche alle regioni del Centro- Nord per il serio rischio di eventi alluvionali
Questo periodo dell’anno risulta spesso piuttosto delicato a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d’aria completamente diverse
La cronaca del recente passato è ricca purtroppo di eventi alluvionali improvvisi in grado di provocare frane, alluvioni lampo e forti temporali.
Da monitorare attentamente saranno ancora una volta le temperature delle acque superficiali dei nostri mari che potrebbero fornire l’energia necessaria per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche
la cui previsione è possibile solo a pochi giorni di distanza, specialmente riguardo al tragitto che compiono.