Pregiudizio cognitivo

Nel web le persone ignoranti si considerano più intelligenti di quanto lo siano: l’Effetto Dunning-Kruger
L’Effetto Dunning-Kruger è un pregiudizio cognitivo a causa del quale persone poco esperte in un campo soffrono di superiorità illusoria, cioè tendono a sopravvalutare le proprie capacità, auto-valutandosi erroneamente esperti in materia. Come conseguenza spesso gli incompetenti si manifestano come estremamente supponenti.
Hai mai osservato nel web, ma anche nel mondo circostante, che spesso gli individui particolarmente incompetenti sono i meno consapevoli della loro ignoranza?
Queste persone sono colpite dall’Effetto Dunning-Kruger. Commentano nei social su argomenti che non padroneggiano, giudicano senza avere delle basi conoscitive sufficienti, esprimono giudizi perentori senza intendere i presupposti. Sono persone che si ergono giudici degli altri senza averne le competenze reali.
Questa distorsione viene attribuita all’incapacità metacognitiva, da parte di chi non è esperto in una materia, di riconoscere i propri limiti ed errori.
La metacognizione infatti è un tipo di auto-riflessività sul fenomeno conoscitivo, realizzabile grazie alla possibilità di distanziarsi, di auto-osservare e di riflettere sui propri stati mentali.
Il pregiudizio cognitivo della superiorità illusoria deriva dall’incapacità di queste persone di riconoscere la propria inettitudine.
Senza l’auto-consapevolezza non possono valutare oggettivamente la loro effettiva competenza o incompetenza.
L’errata taratura dell’essere incompetente deriva da un giudizio errato sul proprio conto, mentre l’errata taratura di chi è altamente competente deriva da un equivoco sul conto degli altti.
I due psicologi sociali David Dunning, professore presso l’Università del Michigan, e Justin Kruger, ora docente alla Stern School of Business della New York University, hanno teorizzato questo effetto nel 1999 nel paper dal titolo Unskilled and unaware of it: how difficulties of recognizing one’s own incompetence lead to inflated self-assessments (Non qualificato e inconsapevole: come le difficoltà nel riconoscere la propria incompetenza conducono a auto-valutazioni gonfiate).
Tutto ebbe inizio quando David Dunning lesse sul World Almanac del 1996 la notizia dell’arresto di McArthur Wheeler. Quest’uomo quarantacinquenne, di 120 chili e alto un metro e sessanta, era stato arrestato dalla polizia per rapina perché era stato riconosciuto senza difficoltà da diversi testimoni.
Nel momento dell’arresto aveva dichiarato con stupore che gli pareva impossibile di essere stato riconosciuto perché si era ricoperto il volto di succo di limone. Wheeler era convinto che questo potesse garantirgli l’invisibilità. Gli investigatori infatti dichiararono che il rapinatore si era preparato accuratamente.
Nei preparativi si era scattato un selfie con una Polaroid, per verificare che il metodo dell’invisibilità fosse davvero efficace. In quel modo aveva ottenuto la prova che cercava: il succo di limone lo avrebbe reso invisibile.
David Dunning quindi ipotizzò che se Wheeler era troppo stupido per essere un rapinatore, forse era anche troppo stupido per sapere di essere troppo stupido per essere un rapinatore.
La stupidità di Wheeler gli nascondeva la sua stessa stupidita’
Così Dunning si domandò se fosse possibile misurare il livello di competenza che ciascuno individuo crede di possedere confrontandolo con la reale competenza. Organizzò così un progetto di ricerca con un suo laureando Justin Kruger. Il risultato è conosciuto come Effetto Dunning-Kruger.
Quando le persone sono incompetenti nelle strategie che adottano per ottenere successo e soddisfazione, sono schiacciate da un doppio peso: non solo giungono a conclusioni errate e fanno scelte sciagurate, ma la loro stessa incompetenza gli impedisce di rendersene conto. Al contrario, come nel caso di Wheeler loro hanno l’impressione di cavarsela egregiamente.
La ricerca comprendeva una serie di studi sul senso dell’umorismo, sulle abilità grammaticali e logiche, dove la capacità di comprensione reale deve essere molto alta.
Prendendo in analisi il 25% del campione cha aveva ottenuto i risultati peggiori in ogni prova, i ricercatori osservarono che in una scala da 1 a 100, questi individui si davano un punteggio di 62, sebbene la loro valutazione effettiva non superasse i 12 punti.
Questo accade perché in molti campi l’atto di valutare la correttezza della risposta richiede la stessa competenza necessaria a scegliere la risposta esatta. Ne deriva che la tendenza alla sopravvalutazione di sé sia inevitabile.
Così i peggiori si credono i migliori ma anche i migliori possono dare una valutazione di sé in senso opposto. I più competenti, infatti, tendono a sottovalutare le proprie competenze perché dando le risposte giuste credono che anche gli altri siano in grado di arrivare con altrettanta facilità agli stessi risultati. Così quando si tratta di auto-valutarsi, non si collocano nella fascia alta.
Per i due ricercatori David Dunninge Justin Kruger, la cura consiste nell’imparare a valutarsi più oggettivamente migliorando la propria metacognizione.
Per aiutare questo tipo di persone, è necessario far loro notare le loro incapacità, anche se molto probabilmente ignoreranno il vostro appunto, perché non corrisponde all’immagine che hanno di se stessi. Quindi è molto probabile che gli incapaci continueranno ad esserlo.
L’Effetto Dunning-Kruger si applica a tutti, perché ognuno di noi in un momento o nell’altro si può trovare nella condizione di non riuscire a giudicare oggettivamente le proprie conoscenze. Infatti la nostra mente tende a confermare ciò che già conosce.
Quindi quando nel web vieni attaccato su un argomento in cui realmente sei competente, valuta chi scrive, visita il suo profilo, così puoi capire se ha le competenze per poter dire qualcosa a riguardo. Se non è così: lascia perdere! Sarebbe una partita persa perché è colpito dall’Effetto Dunning-Kruger.
L’ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza
Charles Darwin
Biologo britannico
La vera conoscenza è conoscere l’estensione della propria ignoranza
Confucio
Filosofo cinese