Poveri di grassi

Formaggi da mangiare anche se sei a dieta
Pieni di gusto ma poveri di grassi e calorie: cosa scegliere per non rischiare di esagerare
Sono buoni, gustosi, irresistibili e tra i 500 formaggi che si producono in Italia c’è l’imbarazzo della scelta: come si fa a dire no? Difficile, ma meglio non abusarne.
«I formaggi apportano proteine di alto valore biologico, sono una fonte preziosa di calcio e fosforo, vitamina A e B2, ma contemporaneamente sono particolarmente ricchi di grassi saturi», spiega Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in Scienza dell’Alimentazione e dottore di ricerca in Oncopatologia molecolare e cellulare.
«Per questo motivo, come tutti gli alimenti, vanno mangiati con moderazione: dovremmo limitarci a una/due porzioni a settimana di circa 40/60 grammi di formaggi stagionati, che sono anche i più indicati per gli intolleranti dato che contengono tracce minime di lattosio, e 100/120 grammi di formaggi freschi, che hanno generalmente un contenuto di grassi inferiore», prosegue l’esperta. Da dove cominciare?
Sotto trovate 4 formaggi da mangiare anche se si è dieta: formaggi meno calorici di altri e con un contenuto di grassi ridotto, perfetti come secondo piatto per pranzi e cene che non deludono.
I formaggi si considerano nemici giurati della dieta, ma il vero problema è che si mangiano in modo scorretto: «In molti mangiano formaggi come antipasto o fine pasto.
Queste sono abitudini sbagliate: in questo modo i formaggi aggiungono grassi e proteine in surplus e appesantiscono. L’alto contenuto di grassi, infatti, allunga i tempi di digestione», prosegue l’esperta.
Graukäse (o Formaggio Grigio)

Formaggio tipico dell’Alto Adige (e in particolare della Valle Aurina), ha origini che risalgono al 1300. «Questo – spiega la dottoressa Schirò – è un formaggio a ridottissimo contenuto di grasso, perché è ottenuto dal latte che avanza dopo la produzione del burro. Ridotte anche le calorie: 100 grammi ne contengono circa 150. Tradizionalmente si mangia con la polenta e le cipolle e un condimento di olio e aceto. Un altro abbinamento da provare, per un secondo bilanciato, è con pere, noci, rucola e songino: un’insalata ricca di fibre e acidi grassi buoni».
Quark

«Questo è un formaggio fresco a pasta molle: lo spalmabile con il minor contenuto di grassi, e appena 90 calorie per 100 grammi. L’altro vantaggio è che il Quark ha un bassissimo indice glicemico e quindi evita picchi di glicemia che favoriscono l’accumulo di grassi. Il suo sapore acidulo lo rende perfetto da accompagnare a verdure cotte e crude, ma è ideale anche per preparare dolci più leggeri: provate con la cheesecake».
Caprino

«Altro formaggio fresco, fonte preziosa di minerali come potassio, fosforo e di vitamine, contiene circa 230 calorie ogni 100 grammi e il suo basso contenuto di grassi lo rende particolarmente digeribile e adatto a chi soffre di ipercolesteromia. Unica accortezza: badate che sia fatto con solo latte di capra: talvolta è un mix con il latte vaccino, e in questo caso diventa un po’ più pesante».
Robiola

«Ha circa 28 grammi di grassi su 100, con una media di 330 calorie l’etto: tra tutti quelli citati la robiola è il formaggio più grasso, ma comunque da considerare anche se si è dieta dato che è molto versatile e con poco può risolvere pranzi e cene. Si può usare da sola come secondo, ma anche per condire la pasta e fare dolci».