Numerosi cambiamenti

S.O.S. AZIENDE AGRICOLE


La pandemia ha portato numerosi cambiamenti.

In particolare è stato aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza per gli effetti dei cambiamenti climatici

spingendo la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione della popolazione.

L’emergenza Covid sta innescando un nuovo cortocircuito sul fronte delle materie prime che registrano il +80% per la soia ed il +50% per il mais mettendo in crisi soprattutto gli allevamenti  di bovini e di suini. 

L’aumento delle quotazioni conferma che l’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza

sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza

ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare

ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro.

Esistono degli interessati piani elaborati e proposti per tempo da Coldiretti  e Filiera Italia nell’ambito del Recovery plan, concreti e immediatamente cantierabili per l’agroalimentare

che prevedono una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale in grado di offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni.

È innegabile che si debba  ripartire dai nostri punti di forza e l’Italia  è prima in Europa per qualità e sicurezza dell’alimentazione dove è possibile investire per dimezzare la dipendenza alimentare dall’estero” evitando il dramma che molte aziende della filiera italiane stanno vivendo in questo periodo.


L’emergenza covid sta giorno dopo giorno rientrando e sommessamente crediamo opportuno auspicare un governo che “governi” anche i numerosi cambiamenti in atto extra-pandemia.

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