L’immagine del branco


Il web è pieno di guide tecniche sull’utilizzo dei vari social media, sulla netiquette, ma forse manca qualcosa per godere appieno di questi spazi:

manca una rappresentazione, un’immagine che ci aiuti a comprendere meglio il loro funzionamento. Io penso che, per capire, l’immagine del branco sia perfettamente calzante.

Branco perché siamo animali: nessuna accezione negativa, ma un semplice dato di fatto. Siamo dei predatori sociali (dal punto di vista evolutivo) e tendiamo a formare gruppi più o meno chiusi.

Ogni tanto c’illudiamo di aver superato la barriera che separa natura e cultura, ma dobbiamo accettare il fatto che questa dicotomia non esiste, o se esiste è estremamente sottile.

Per comprendere appieno questa metafora è interessante definire il nostro comportamento, la nostra etologia, andando a fare quattro parallelismi: spazi, formazione del branco, gerarchie interno, l’alpha.

1) Non tutti i branchi sono uguali:

il luogo in cui si formano e le risorse disponibili rappresentano un vincolo forte per la creazione di un gruppo, molti studi infatti dimostrano come i gruppi che rappresentano piccole realtà locali siano molto più chiusi mentalmente e tendenzialmente più aggressivi rispetto a gruppi di più ampio respiro.

Potremo dire la grettezza culturale e mentale della rappresentazione locale può diventare un grande limite per queste persone.

A seconda degli ambienti e delle attività possiamo vedere come si sviluppino dinamiche diverse: FB è uno spazio ampissimo, dove si formano grandi gruppi con legami deboli, FF è uno spazio più ristretto con legami più forti ma molto più “animaleschi” tra i membri che lo compongono.

2) Il branco non è chiuso, ma è impermeabile:

soggetti esterni possono entrare a farne parte ed elementi del branco possono lasciare questa “famiglia”. Ma cosa succede quando un elemento estraneo cerca di entrare? Abbiamo due possibilità

a- Il soggetto entra in maniera  forzata: il gruppo si chiude ed espelle ciò che viene percepito come estraneo;

b- Il soggetto comprende il gruppo e le sue gerarchie e s’inserisce in maniera armonica al suo interno.

Nei social network vediamo questo avvenire quotidianamente: un’amicizia rifiutata su FB perché non vi sono legami (o presentazioni)

soggetti quasi ostracizzati da FF perché si sono inseriti improvvisamente in maniera forte senza conoscere i membri e le loro conversazioni.

Espulsione nei social network, dal mio punto di vista, non è rappresentato dal blocco, ma dall’assenza di partecipazione alle proprie discussione: essere ignorati corrisponde all’ostracizzazione. Allo stesso modo possiamo vedere soggetti relativamente anonimi entrare e partecipare con successo alla vita di questi gruppi.

3) Un branco si forma per uno scopo ed è governato da delle gerarchie interne:

ogni gruppo è unico, non ne esistono due uguali, né come membri né come gerarchie. Queste non sano date e non sono immutabili: possono essere riscritte continuamente. Impossibile quindi avere una idea precisa che ci dia la reale immagine del gruppo.

Ogni spazio sociale si dota di regole proprie e le sue gerarchie interne non sono cristallizzate, ma sono fluide: possiamo inserirci in un gruppo ed in questo modo riscriverne la struttura interna.

Ogni social network scrive le proprie regole e le proprie dinamiche fluide.

4) Più o meno sappiamo tutti che nei gruppi esiste un leader, un alpha, il quale ha il compito di guidare gli altri membri del branco ed è lui l’immagine del branco.

Questo status è riconosciuto dagli altri membri, non è autoassegnato: l’alpha ha esperienza ed è fisicamente superiore.

Nei social media esistono gli alpha, solo che invece di ottenere il proprio status grazie alla propria forza fisica, lo guadagnano per la qualità degli elementi che creano.

L’esperienza è un fattore chiave che invece rimane invariato: qualità per lungo tempo porta automaticamente al riconoscimento degli altri membri: non seguiamo i feed di soggetti ignoti che pubblicano post banali, ma ci concentriamo intorno a degli influencer.

Cosa fare quindi per godere appieno dei social media?

Ascoltare, accettare il fatto che ogni social network possiede delle regole proprie, ogni gruppo sceglie le proprie dinamiche in base a risorse e numero di membri;

Prendersi del tempo, per capire le relazioni che muovono questi spazi in modo da poter essere accettati come membri attivi;

Essere umili, ogni spazio è a sé: il fatto che utilizziamo correttamente un SN non significa che siamo in grado di utilizzarli tutti: anche in questo caso tempo ed osservazione sono gli elementi chiave.

Qualità e continuità: per diventare membri attivi e influencer, qualora questo sia il nostro obiettivo abbiamo, solo una strada da percorrere.

ultima cosa ma forse la più importante se venite respinti da questi gruppi “primitivi’ non dovete preoccuparvi, perché il problema non siete voi

L’immagine del branco rappresenta spesso li volto più gretto della nostra società e non vi sono distinzioni di natura culturale

possono partecipare a questi “branchi” persone pluri titolate ma la presunzione e l’ignoranza abbonda in tutte le fasce sociali specialmente in quelle realtà chiuse a riccio.

Ti potrebbe interessare anche...