Le pecore sanno riconoscere il viso del proprio pastore

L’abilità delle pecore nel riconoscere i visi umani

Le pecore sanno riconoscere il viso del proprio pastore sullo schermo di un computer e, dopo un periodo di addestramento, anche quello di altre persone.

La scoperta, frutto di una ricerca sperimentale, getta nuova luce sulle capacità cognitive di questi animali

che per longevità e dimensioni del cervello sono un buon modello per lo studio delle malattie neurodegenerative umane(red)

Le pecore hanno un cervello relativamente grande e sono molto longeve rispetto agli altri animali. Per questo, i neuroscienziati le considerano un buon modello per studiare le malattie neurodegenerative.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge, nel Regno Unito, ha dimostrato ora che sanno riconoscere i volti umani in fotografia.

La capacità di riconoscere i propri simili e gli esseri umani non è rara tra gli animali: la possiedono infatti molte specie sociali.

Non è chiaro però come questo si intrecci con il riconoscimento dei volti, un’abilità molto sviluppata negli esseri umani

che si è evoluta nell’arco di milioni di anni

e che è molto importante per la sopravvivenza, dato che distinguere i membri del proprio gruppo sociale poteva fare la differenza tra la vita e la morte.

gli studiosi di Cambridge hanno addestrato otto pecore a riconoscere i volti di quattro persone celebri da fotografie mostrate loro sullo schermo di un computer:

gli animali ricevevano una ricompensa in cibo solo quando sceglievano, mediante un meccanismo elettronico, uno dei quattro volti.

Concluso l’addestramento, gli animali sono stati posti di fronte a due schermi:

in uno compariva una delle quattro celebrità che avevano imparato a riconoscere, nell’altro il viso di una persona qualunque.

In questo test, le pecore hanno scelto il viso giusto otto volte su dieci.

Per verificare quanto fosse buona la loro capacità di riconoscimento, i ricercatori hanno mostrato loro anche visi ripresi di tre quarti, invece che di fronte come nel primo test,

constatando che la capacità di riconoscimento calava solo del 15 per cento.

I ricercatori hanno cercato di verificare se le pecore sapevano riconoscere in fotografia il loro pastore, che di norma trascorre con loro un paio d’ore al giorno, ed è quindi molto familiare agli animali.

Gli animali hanno dimostrato di saperlo fare sette volte su dieci, senza nessun addestramento specifico.

Le riprese video hanno anche documentato un comportamento interessante delle pecore: prima di fare una scelta, facevano la spola tra la foto del pastore e quella dello sconosciuto, quasi a voler riflettere tra le due opzioni.

“Chiunque abbia trascorso del tempo con le pecore sa che sono animali intelligenti, che sono in grado di riconoscere chi si prende cura di loro”,

ha spiegato Jenny Morton, che ha guidato lo studio.

“Noi abbiamo dimostrato che hanno anche avanzate capacità di riconoscimento dei volti, confrontabili con quelle di scimmie ed esseri umani

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