L’AUTUNNO NON SMETTE MAI D’INCANTARE


Una stagione ricca di fascino, bellezza e un po’ di malinconia

L’autunno non smette mai d’incantare come hanno dimostrato i grandi autori del presente e del passato.
Ogni stagione ha le sue caratteristiche che la rende unica e speciale. L’alternanza tra primavera, estate, autunno e inverno ha sempre affascinato l’uomo, che ha saputo sfruttare nel tempo ciò che la natura gli offre durante i vari periodi dell’anno.
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L’autunno è ormai diventato il simbolo della conclusione di quell’esplosione di vita e natura che contraddistingue i mesi primaverili ed estivi. Questa stagione rappresenta l’ultima raccolta dei frutti della terra, i colori caldi, una vena di malinconia e le luci tiepide e astratte che si susseguono in cielo.
Per tutti questi motivi, quello autunnale è un momento dell’anno davvero affascinante e a questa sua aura particolare non potevano rimanere indifferenti i grandi autori. Infatti, sono molte le frasi che celebrano l’autunno.
Ode all’autunno
Modesto è l’autunno, come i taglialegna.
Costa molto togliere tutte le foglie
da tutti gli alberi di tutti i paesi.
La primavera le cucì in volo
e ora bisogna lasciarle cadere
come se fossero uccelli gialli:
Non è facile.
Serve tempo.
Bisogna correre per le strade,
parlare lingue,
svedese, portoghese,
parlare la lingua rossa,
quella verde.
Bisogna sapere
tacere in tutte le lingue
e dappertutto, sempre,
lasciare cadere,
cadere,
lasciare cadere,
cadere le foglie.
Difficile è essere autunno,
facile essere primavera.
Accendere tutto quel che è nato
per essere acceso.
Spegnere il mondo, invece,
facendolo scivolare via
come se fosse un cerchio di cose gialle,
fino a fondere odori, luce, radici,
e a far salire il vino all’uva,
coniare con pazienza l’irregolare moneta
della cima dell’albero
e spargerla dopo
per disinteressate strade deserte,
è compito di mani virili.
Pablo Neruda