LA SITUAZIONE CLIMATICA È DRAMMATICA


La situazione climatica che sta vivendo il nostro Paese (e non solo) è drammatica, a lanciare l’allarme è un climatologo del CNR, Massimiliano Pasqui, che, preoccupato, ha tracciato un bilancio degli effetti del clima che sta cambiando, focalizzando lo sguardo sugli eventi meteorologici che stiamo osservando quotidianamente.
articolo di redazione
Pasqui ha precisato che rimane fondamentale riconoscere la differenza che c’è tra meteorologia e climatologia.

La prima mostra variazioni con tempi molto più veloci dell’atmosfera (poche ore o pochi giorni), mentre la seconda riguarda modifiche più lente (mesi, anni o decenni).
“Il cambiamento climatico agisce su tutta la variabilità dell’atmosfera però alcuni aspetti sono più evidenti quando andiamo a valutare come cambia la temperatura o il regime di precipitazioni su periodi ampi di 10, 20 o 30 anni. E’ chiaro che il cambiamento climatico agisce anche sulle singole situazioni come gli eventi estremi, modificandone alcune caratteristiche, per esempio mettendo a disposizione più energia per le tempeste o per le ondate di calore o modificandone l’occorrenza, quindi aumentando la frequenza, la durata e l’intensità. Quindi il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, in particolare, agisce sia a scala climatica, ovviamente, ma anche alla scala meteorologica e quindi sugli eventi estremi”.

Ma quali potrebbero essere le conseguenze future per l’Italia? E quali i rischi?
A tal proposito l’esperto ha sottolineato che stiamo vivendo una situazione climatica fuori dal normale. Il riscaldamento globale sta avendo già effetti sul nostro Paese ormai da decenni e stiamo osservando un aumento vertiginoso delle temperature estive ogni anno che passa, ma l’aspetto più significativo, preoccupante e sotto gli occhi di tutti, è la riduzione delle precipitazioni.
Pasqui ha poi affermato:
“Le proiezioni climatiche, ciò che noi cerchiamo di valutare nei prossimi decenni, compatibilmente con la nostra idea di evoluzione delle emissioni di gas climalteranti, vedono alcuni caratteri abbastanza predominanti come l’aumento delle ondate di calore estivo, fa più caldo, e dei fenomeni più estremi della stagione estiva così come la riduzione della precipitazioni invernali unita ad un aumento delle temperature invernali che determinano uno stress molto forte su tutti gli ecosistemi”.

Insomma, si tratta certamente di una situazione critica per il nostro Paese e per il Pianeta in generale.
Questa criticità, a maggior ragione in concomitanza con la Giornata mondiale della Meteorologia
deve essere riconosciuta con attenzione da tutti noi e ci deve proiettare verso attività che salvaguardino il mondo intero.