LA POESIA EROTICA


La poesia erotica riguarda il sesso e l’amore sessuale.
Si concentra sugli aspetti più fisici dell’amore e della passione mentre la poesia d’amore tende a evitare i dettagli sessuali, sebbene ci siano delle eccezioni, come alcune delle poesie d’amore di Donne.

La poesia d’amore si sofferma maggiormente sulle manifestazioni più nobili dell’amore, sui sentimenti più elevati.
Gran parte della poesia erotica proviene dalle culture indiana e araba. Nella prima letteratura sanscrita c’è il Medhaduta (V sec.).
Al VII o VIII sec. appartiene alla collezione di quartine conosciuta come Sringasataka .
Una terza importante serie di poesie erotiche è la Pancacika .
Della civiltà araba abbiamo due importanti raccolte di poesie: l’ Hamasa e il Muallakat, del X sec.
La forma lirica del ghazel era ampiamente utilizzata per l’espressione di sentimenti erotici nei versi persiani, arabi e turchi nel Medioevo.

C’è anche un considerevole corpus di versi erotici greci, in particolare di Saffo e Anacreonte; anche un certo numero di epigrammi erotici nell’Antologia greca (compilata intorno al 925).
La maggior parte della poesia erotica greca è lirica. I maggiori autori romani sono Catullo, Properzio e Ovidio.
Gli Amores e l’ Ars Amatoria di Ovidio sono importanti poiché hanno avuto una notevole influenza sulla letteratura medievale, e in particolare sul concetto di amore cortese.

La poesia lirica latina medievale era spesso erotica e i Goliardi diedero un contributo notevole.
La loro opera è esistente nei Carmina Burana. Esempi memorabili del trattamento dell’amore erotico si trovano anche nel Tristano di Gottfried von Strassburg (XIII sec.) e nel Troilus and Criseyde di Chaucer (fine XIV sec.).
Temi erotici meno esaltati vengono elaborati nei fabliaux medievali e in storie come Il racconto del mugnaio di Chaucer (fine XIV sec.).

Durante il periodo rinascimentale, molti poeti scrissero quella che può essere considerata una poesia erotica, in particolare Boiardo, Tasso, Ariosto, Spenser, Marlowe e Shakespeare. Eroe e Leandro di Marlowe e Chapman (1598) e Venere e Adone di Shakespeare (1593) sono esempi eccezionali.
I poeti rinascimentali italiani del movimento umanistico componevano versi erotici, in particolare Giovanni Pontano e Marino.
L’ultima metà del XIX sec. vede un notevole aumento in questo tipo di poesia, soprattutto da parte dei poeti simbolisti francesi – Gautier, Baudelaire, Mallarmé e Verlaine. In Inghilterra, il movimento preraffaellita ha incoraggiato un interesse per i temi erotici.
Sia Dante Gabriel Rossetti hanno scritto versi erotici. Esempi famosi sono La casa della vita (1881) e Poesie e ballate di Swinburne (1866).
Anche lo stretto rapporto tra poesia d’amore e poesia religiosa devozionale ha prodotto quella che può essere chiamata poesia d’amore religiosa in cui il poeta usa immagini e linguaggio mondani e secolari per esprimere l’amore divino.

IL PIACERE DELL’INCOSCIENZA
In questa notte
dove di nudo si vestono i nostri corpi
il desiderio ci avvolge in un abbraccio teneroche s’arrende al profumo della pelle di corpi appoggiati l’un l’altro
Sento le tue mani che sfiorandomi sono alla ricerca del piacere
e la tua bocca con movimenti impercettibili
cercare le parti più segrete del mio corpo,
quello che vuoi è solo il mio gusto
quello che voglio è solo il tuo gusto.
Due corpi che si possiedono
e sentono respirare
l’amore….stanotte insegnamoci ad amare.
Amare tra lenzuola che ci avvolgono,
tra gemiti che abbracciano i nostri sensi
e centimetri che combaciano perfettamente,
Il piacere del corpo e della mente
Il piacere dell’incoscienza che ci fa amanti nella notte più buia di un tempo che non conosce più amore.
Cristiano Sandona’