La pecora Laticauda
La pecora Laticauda, di origine campana, deriva da incroci realizzati per un
lungo periodo di tempo tra un ovino locale, appartenente alla popolazione Appenninica, e l’ovino Berbero o Barbaresco,di origine nord-africana, con il quale ha in comune diverse caratteristiche, in particolare la coda voluminosa ed espansa nel primo tratto che ha dato il nome alla razza.

La pecora Laticauda è un ovino di grossa taglia con peso vivo degli arieti di 90-100 kg e delle pecore di 60-70 kg; l’altezza al garrese nell’ariete è di 82 cm, nella pecora adulta
di 73 cm.
Dai dati forniti dalle Associazioni provinciali allevatori, nel passato risultavano in allevamento quasi 8.000 capi,
oggi in forte riduzione.

comprende le province di Benevento,
Avellino e Caserta, sebbene alcuni nuclei siano presenti anche nelle province
di Cosenza, Matera, Catanzaro e Campobasso.
La Laticauda è un ovino di grossa taglia.
Ha una testa pesante con profilo
montonino e orecchie grandi portate lateralmente in basso. Le corna, normalmente presenti nel maschio, sono triangolari, riavvolte a spirale e di lato.
Gli arti sono alti robusti, con unghielli
scuri. Nella femmina le mammelle sono
ampie, ben attaccate, con pelle fine e capezzoli divaricati.

Il vello è bianco e ricopre tutto il corpo
a eccezione della regione sterno-addominale, del muso e della metà inferiore degli arti anche del collo
della spalla.
Possono essere presenti pigmentazioni, più o meno intense, color ruggine.
presenta una discreta produzione di latte e frequenti parti plurigemellari
La Laticauda è una razza a duplice attitudine: carne e latte.
Ha una buona fecondità, con una percentuale di gemellarità non inferiore al 75%. Sono frequenti, nelle pluripare, i parti trigemini
e non rari quelli quadrigemini.
La produzione di latte di una peco-
ra selezionata può raggiungere 1,5-2 litri al giorno. La composizione del latte è
caratterizzata da un tenore in grasso del
7-13%, di proteine del 5,5-8,5% e di so-
stanza secca del 20-25%.

Un prodotto pregevole del processo di caseificazione del latte è il pecorino di Laticauda Sannita, commercializzato, fresco o stagionato, in forme di varie dimensioni e di colore giallo arancio.
La stagionatura avviene unicamente in piccole cestelle di giunco chiamate canestre.
I greggi di Laticauda sono in genere costituiti da poche decine di capi, sovente misti a capi di altre razze,
quali la Comisana e la Delle Langhe, a eccezione di alcune realtà dove si riscon-tra un allevamento semi-intensivo.
Dalla primavera all’autunno l’alimentazione è rappresentata dal pascolo aziendale e integrata con mangime; in inverno
da fieno e miscela aziendale.