La pecora imperiale ungherese

Di Cristiano Sandona’

La Pecora imperiale ungherese è un ovino a pelo lungo che si è evoluta nel corso dei secoli da una miscela di popolazioni ovine introdotte durante la conquista da parte di popoli asiatici dei territori occidentali e popolazioni stanziali.

La caratteristica dominante della razza è la lunghezza del pelo dell’animale adulto, di 10 cm o più, che copre tutto il corpo.

Il colore può variare, si va da una combinazione di nero, grigio, bianco, marrone chiaro, rossiccio marrone e le loro sfumature, e un colore di base abbinato al bianco.

Le macchie bianche possono apparire in varie forme. Sia i maschi che le femmine hanno le corna.

È molto adatta al pascolo e può resistere all’allevamento all’aperto anche dieci mesi.

In passato nella Grande Pianura ungherese si preferiva il tipo a pelo bianco e la versione con le corna invece era più diffusa a nord. Le montagne erano popolate da capre di razze miste e più grandi di stazza.

Un tipo di pecora è la cosiddetta “trapuntata ungherese”, che deriva il suo nome dal fatto che il mantello della groppa della pecora è diviso in ciocche. Oggi questo tipo è molto raro.

Il peso corporeo medio è di 40-55 kg per le femmine e di 60-90 kg per i maschi. La produzione media di latte è di 300-600 kg.

E’ una pecora da latte, da cui si ricavano formaggio e ricotta.

In seguito all’introduzione di razze adatte all’allevamento più intensivo nei primi anni ’70 la popolazione di pecora imperiale e in generale il numero di pecore di tipo antico, a pelo lungo e a pelo chiuso, è sceso drasticamente a poche centinaia di capi.

L’Associazione nazionale degli allevatori di pecore e capre ungheresi sta svolgendo un’attività di conservazione basata su allevamenti custodi, ma la razza nativa magiara continua a rimanere a rischio.

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