La mozzarella di bufala campana


Storia
La Mozzarella di Bufala Campana è un formaggio fresco a pasta filata, che deve la maggior parte delle sue caratteristiche uniche al latte fresco di bufala prodotto nella zona tradizionale di origine.
L’introduzione delle bufale nell’Italia meridionale avvenne intorno all’anno 1000, quando i re normanni crearono degli allevamenti di bufale in Campania
Le prime tracce storiche di questo formaggio risalgono al XII secolo
Caratteristiche
Secondo la normativa DOP, l’unica zona in cui può essere prodotto include principalmente la Campania
con le province di Caserta e Salerno, oltre ad alcuni comuni nelle province di Napoli e Benevento;

il Lazio, con alcune parti delle province di Latina, Frosinone e Roma; la Puglia, con alcuni comuni della provincia di Foggia; il Molise, con il comune di Venafro.
Il termine mozzarella deriva dal verbo “mozzare” (tagliare), che si riferisce al taglio manuale del formaggio a pasta filata, comprimendolo tra gli indici e i pollici.
Conosciuto soprattutto nella sua forma tipica rotonda, fino a 800 g,
viene prodotto anche in altre dimensioni come i bocconcini (50 g), le ciliegine, le ovoline, i nodini, le trecce (fino a 3 kg), così come nella versione affumicata .
La confezione deve presentare i marchi della Mozzarella di Bufala Campana e DOP (Denominazione di Origine Protetta).

Conservazione
Se non viene consumato subito, questo formaggio deve essere conservato in un luogo fresco, lasciandolo nell’acqua presente nella confezione
La mozzarella deve essere conservata in frigorifero, si consiglia di tirarla fuori in anticipo, in modo da consumarla a temperatura ambiente