La divinità della Tessaglia

Nell’antica mitologia classica è la divinità benefica, proveniente dalla Tessaglia, che ha il compito di proteggere le greggi e i prodotti della terra.
Difende la coltivazione della vite, dell’ulivo, la coagulazione del latte, ma soprattutto presiede l’arte di produrre il miele. E’ inoltre un medico e un indovino.
Dalla Tessaglia si spostò a Ceo (un’isola della Grecia presente nell’arcipelago delle Cicladi)
considerato come Zeus e Apollo venne a loro assimilato con il nome di Zeus Aristaios e Apollo Aristaios.
Poi Aristeo fondò il culto di Zeus Ikmaios, per eliminare la siccità dell’isola per effetto dell’intervento di Sirio.
Di lì si spostò in Eubea (Ceo appartenne all’Eubea) e anche a Caristo venne diffusa la devozione a Zeus Ikmaios.
Qui in Eubea si dice che fosse il padre di Macride, dalla quale derivava un nome di quest’isola, e di Corcira legata pure lei al culto del dio.
Da Corcira (odierna Corfù) il dio si spostò in Sicilia e a Siracusa gli venne costruita una statuanel tempio di Dioniso.
Dopo gli scambi ceoeuboici arrivò in Italia: a Napoli giunse tramite l’euboica Cuma. I navigatori di Cuma lo portarono poi in Sardegna.
In Tracia iniziò il suo amore per Euridice e l’insegnamento fatale alla ninfa. A Maronea (una città della Tracia), quale inventore del miele, lottò contro Dioniso prendendo poi parte alle sue orge e scomparve poi nelle profondità dell’Emo.

In Arcadia (una regione greca, presa come punto di ispirazione dai poeti bucolici) venne venerato con la denominazione di Zeus Aristaios e si assimilò il ciprico Opaone che, come Agreo e Nomio, divenne un appellativo del dio.
Giunse pure in Beozia (una regione della Grecia centrale) dove da Autonoe, ovvero la figlia di Cadmo, ebbe il figlio Atteone.
Dall’Arcadia o dalle isole del mare Egeo oppure da Tera (odierna isola di Santorini), Aristeo si trasferì in Libia e qui si congiunse con Apollo Carneo e la ninfa Cirene.
Questo congiungimento potrebbe essere avvenuto – secondo diverse fonti – in Libia o in Grecia. Esiste poi un’altra tesi che sostiene che Aristeo,
presente in Libia, al quale si ascrive l’invenzione del silfio (ovverosia una specie estinta di “finocchio gigante” presente in Cirenaica) avesse favorito il passaggio della ninfa in Tessaglia.
E si raccontò che Apollo vedendo Cirene, figlia di Ipseo re dei Lapiti, lottare sul Pelio (il monte Pelio si trova a sud-est della Tessaglia nella Grecia centrale) e saputo da Chirone che la avrebbe sposata la trasportò in Libia. Qui nacque Aristeo, affidato da Apollo alle Ore (le Stagioni) e a Gea (la Terra) che lo resero immortale grazie all’ambrosia e al nettare.