La carne di Coniglio

La carne di coniglio è da inserire fra le carni bianche e unisce un gusto delicato a diverse qualità nutritive.


di Antonella Pisatturo

Questa carne ha il suo posto come parte di una dieta sana quando è poco consumata. Il coniglio è facile da cucinare e si sposa bene con una moltitudine di cibi.

Caratteristiche del coniglio

Ricco di proteine ​​animali;

A basso contenuto di grassi;

Fonte di vitamina B gruppo;

Fonte di ferro;

Aiuta a combattere l’anemia.

 Valori nutrizionali e calorici del coniglio

La carne di coniglio è povera di calorie con 167 Cal/100 g. Ricco di proteine ​​di buona qualità, un moderato apporto lipidico, vitamine del gruppo B ben presenti.

 I benefici del coniglio: perché mangiarlo?

I suoi benefici nutrizionali preservano la salute.

Buoni acidi grassi per ridurre il rischio cardiovascolare

La carne di coniglio ha un buon equilibrio tra acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi. Inoltre questa carne contiene una bassa quantità di colesterolo rispetto alle carni rosse (manzo, maiale, agnello). 
Gli effetti sulla salute della carne di coniglio sono in parte attribuibili agli acidi grassi che contiene. 
Inoltre, uno studio ha dimostrato che i lipidi estratti dalla carne di coniglio avevano una quantità di acidi grassi in grado di abbassare il colesterolo nel sangue due volte quella degli acidi grassi aumentando il colesterolo nel sangue. 
Questo risultato conferma che l’effetto ipocolesterolemico dei lipidi della carne di coniglio è maggiore di quello di altre carni.

Circa il 40% degli acidi grassi presenti nella carne di coniglio sono acidi grassi saturi, che è leggermente superiore alla quantità che si trova nel pollo, ma significativamente inferiore alla quantità che si trova nelle carni rosse. 


È noto che il consumo di grandi quantità di grassi saturi ha effetti negativi sulla salute. Ad esempio, gli studi hanno mostrato un legame tra il consumo di grassi saturi e un aumento del rischio di cancro dell’esofago e del colon-retto. 


Da notare che il principale acido grasso saturo presente nella carne di coniglio è l’acido palmitico (75% degli acidi grassi saturi). 
Uno studio di intervento su soggetti umani sani e in sovrappeso ha dimostrato che una dieta ricca di acido palmitico ha comportato un aumento del 24% della resistenza all’insulina. 

Inoltre, è noto che l’acido palmitico causa un aumento del colesterolo totale e del colesterolo LDL (“cattivo”). 


Può però interagire anche con un acido grasso polinsaturo, l’acido linoleico, presente in quantità apprezzabile nella carne di coniglio (15% degli acidi grassi totali). 
La presenza di quest’ultimo ridurrebbe quindi l’impatto dell’acido palmitico sui livelli di colesterolo nel sangue. 


Infatti, due studi di intervento sull’uomo hanno dimostrato che il colesterolo totale e il colesterolo LDL non sarebbero influenzati da un grande consumo di acido palmitico se accompagnato da una grande quantità di acido linoleico, ovvero più del 4,5% dell’energia. 


Ciò corrisponde a un consumo di 10 g di acido linoleico per una dieta di 2.000 chilocalorie (o “calorie”).

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