KORAND LORENZ IL PADRE DELL’ETOLOGIA


KORAND LORENZ IL PADRE DELL’ETOLOGIA – Biologo reso famoso dalle sue oche selvatiche, Konrad Lorenz non ha mai smesso di fare luce sul comportamento umano alla luce di esempi presi in prestito dal mondo animale. 

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Racconta la leggenda che un anello magico dava a Re Salomone il potere di parlare agli animali e di capire il loro linguaggio. Konrad Lorenz, uno dei fondatori e massimi teorici della etologia, ha trovato, si può dire, un equivalente di quell’anello studiando per molti decenni, con amorosa pazienza e acutezza di osservazione, il comportamento degli animali, di cui ha sempre voluto circondarsi, non solo nei laboratori universitari, ma anche nella sua vita privata. A lungo, Lorenz visse a Seewiesen, nell’Alta Baviera, in mezzo a una specie di paradiso terrestre dove animali numerosissimi, e tra loro difficilmente compatibili, si muovevano liberi insieme con lui, l’uomo saggio che aveva voluto stabilire con i suoi singolari ospiti una relazione di reciproco rispetto, fatta di mille sottigliezze psicologiche.
In questo libro noi vediamo soprattutto l’altra faccia delle sue ricerche, quella più segreta, legata al rapporto personale con gli animali, che ci offre il succo, lentamente condensato negli anni, di un’esperienza spesso sbalorditiva.
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KORAND LORENZ

Durante la stesura di questo articolo inevitabilmente sono tornati ricordi atavici di quando ero ragazzino e per la prima volta mi avvicinai al mondo dell’etologia.

Etologia
Cristiano Sandona’

Ricordi che mi legano indelebilmente alla figura di korand Lorenz .

Si, nonostante la giovane età (avevo 12 anni) ,  effettivamente ero un ragazzino curioso e orgogliosamente diverso dai miei coetanei

che all’epoca scorazzavano come bulletti per le vie del mio paese natio armati di cerbottana e fionda , per tormentare ogni essere animale dotato di quattro zampe

e mentre loro sperimentavano orgogliosamente le primordiali esperienze evolutive dell’homo sapiens, io mi dedicavo alla lettura  dell’Anello di re Salomone,

e affascinato dal padre dell’etologia, ricreavo nel mio pollaio il fenomeno dell’imprinting con dei piccoli di anatra Germano Reale (esperienza di cui tengo ancora gelosamente gli appunti in un vecchio quaderno) fatti schiudere sotto la mia vigile presenza.

Un’esperienza meravigliosa che ancora oggi porto come bagaglio esperenziale unico.

Korand Lorenz Biologo reso famoso dalle sue oche selvatiche, non ha mai smesso di fare luce sul comportamento umano alla luce di esempi presi in prestito dal mondo animale. E di osservare anche nei propri atti l’importanza del rito.

Quando andava a lezione al Max-Planck Institute di Monaco, Konrad Lorenz arrivava regolarmente con qualche minuto di ritardo. 
Aveva preso l’abitudine, uscendo a piedi da casa sua, di fare un certo percorso, piuttosto tortuoso, passando per i luoghi consacrati. 

Un giorno i suoi studenti suggerirono una via più diretta e razionale, che adottò finché, rendendosi conto che il maestro stava diventando sempre più imbronciato e irritabile, lo convinsero a tornare sulla sua strada precedente. 
Dopodiché ha riacquistato il suo buon umore.

Uno dei passaggi più suggestivi del suo libro L’Agression riguarda proprio la descrizione delle funzioni rituali… negli animali.

KORAND LORENZ


Una colonia di animali il cui posatoio si trova in un luogo determinato e che si sia abituata a raggiungere un punto d’acqua vitale percorrendo un certo percorso –

a volte molto lungo e tortuoso quando questa sorgente è quasi contigua a questo tallone –

non farà che alterare questo percorso ritualizzato nel caso uno di loro, scivolando accidentalmente lungo un sentiero fangoso, ad esempio,

e riconnettendosi con i vecchi metodi naturalisti usati ai loro tempi da Jean-Henri Fabre e Charles Darwin, Konrad Lorenz fondò l’etologia. 


Fu soprattutto, ed è qui forse la sua più grande originalità, il primo a indurre con talento, dalle sue osservazioni animali, possibili analogie che illuminano il nostro comportamento umano – in particolare, e ad alludere ancora al suo libro più famoso, questo istinto di aggressività che cova nelle società umane.

Nella misura in cui appare sempre più evidente che il pensiero scientifico resta soggetto, come gli altri e pur negandolo, ai canoni della moda intellettuale dell’epoca che lo vede fiorire, è difficile stabilire cosa conserverà il futuro delle sue tesi . 
Tuttavia Konrad Lorenz non solo stimolò la fantasia dei suoi contemporanei, ma lo fece con un linguaggio chiaro e accessibile, lui che amava ripetere che 


«sarebbe presuntuoso pensare che questo che uno si conosce non è accessibile alla maggioranza dei altri uomini .

Nelle fotografie diventate famose, vediamo questo omone con la barba e i capelli bianchi – immerso in uno stagno fangoso e circondato da oche selvatiche che sembrano adorarlo come un dio tutelare. 
Da questo studio condotto sulle oche trasse due delle sue teorie più sorprendenti: il comportamento dell’appetito e l’imprinting.

Il primo, che partecipa a quella che viene chiamata eredità filogenetica, tende a dimostrare che gli animali in cattività, privati ​​degli sbocchi naturali devoluti ai loro istinti, svilupperanno molto rapidamente un comportamento artificiale e ipercompensativo. 
I predatori, ad esempio, inseguiranno il minimo oggetto in movimento – una foglia morta portata dal vento nel caso del gatto – “l’ombra della preda metafisica”.

Il secondo, il fenomeno dell’impronta (descritto per la prima volta da Konrad Lorenz), illustrerebbe la quota di innato e acquisito nel comportamento animale. 

In una determinata fase della sua vita, il giovane animale si identificherebbe necessariamente con un altro essere vivente,

qualunque esso fosse, e tenderebbe quindi a seguirlo costantemente. 

La natura (innata) gli comanderebbe di seguire e la cultura (acquisita) gli fornirebbe l’identità dell’essere da seguire. 

Insomma, per quanto riguarda le oche allevate nel suo parco, così come per un certo numero di suoi lettori

privati ​​di un padre spirituale in un’epoca di desacralizzazione galoppante , questa inaspettata opportunità si è presentata nella persona dello stesso Konrad Lorenz. .

Biblio: Aggressività. Una storia naturale del male (“Champs”, Flammarion); Tre test sul comportamento animale e umano (“Test Points”, Soglia); I Fondamenti dell’Etologia (“Champs”, Flammarion); Oche selvatiche (“Collezione Hors”, Albin Michel).

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