Innato egoismo

Di Antonella Pisatturo


Adolescenti egoisti nel cervello
Perché gli adolescenti sono più egoisti degli adulti? Perché usano una diversa funzionalità del cervello.

Vogliono la paghetta mensile ma non passa loro per la testa di dare una mano in casa, pretendono l’ultimo modello di telefonino ma quando si tratta di fare qualcosa per gli altri si danno alla macchia. Chi ha figli adolescenti sa che fare i conti con il loro innato egoismo è impresa dura. Eppure nessuno fino ad ora aveva pensato che tutto ciò potesse avere una base biologica.

Empatia biologica

Sono stati alcuni neuroscienziati inglesi dello University College of London a studiare la disposizione più o meno innata di adolescenti e adulti ad essere altruisti. Dalla ricerca, condotta sottoponendo a risonanza magnetica il cervello di diciannove adolescenti tra gli 11 e i 17 anni e di undici adulti tra i 21 e i 37 anni, è emerso che l’area della corteccia prefrontale, associata all’empatia e alla comprensione delle motivazioni degli altri, è di gran lunga più funzionante negli adulti mentre è quasi inattiva nei teenager. Questi ultimi farebbero affidamento a un’altra zona del cervello, il solco temporale superiore, chiamato in causa nell’esecuzione di semplici compiti.

Altruismo a cronometro

In un esperimento parallelo, condotto dallo stesso gruppo di ricerca, ad altri 112 soggetti tra gli 8 e i 37 anni è stato chiesto di rispondere a domande del tipo “come pensi reagirebbe la tua amica XY se sapesse che non è stata invitata alla tua festa?”. Il test ha permesso di dimostrare che il tempo per prendere una decisione che chiama in causa la capacità di immedesimarsi negli altri si riduce notevolmente all’aumentare dell’età dei soggetti. Come dire, agli adulti è più facile mettersi nei panni del prossimo.

Piccoli egoisti crescono

Le ricerche sembrano indicare quindi che l’egoismo è in parte un fattore legato allo sviluppo del cervello. Ma perché i giovani sono meno capaci di provare empatia? Forse perché non ne hanno bisogno, spiegano i ricercatori. Da bambini e da ragazzi gli esseri umani hanno sempre qualcuno che si prende cura di loro e solo quando raggiungono la maturità incominciano a sviluppare la capacità di immedesimarsi negli altri, essenziale per la vita in società.

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