Il tacchino

Il tacchino è un animale del genere Meleagris originario dell’America Settentrionale e introdotto in Europa del XV secolo

Articolo by Cristiano Sandona’

LE CARATTERISTICHE DEL TACCHINO

Il tacchino è un animale del genere Meleagris originario dell’America Settentrionale e introdotto in Europa del XV secolo: appartenente alla famiglia dei gallinacei, gli esemplari sono in genere snelli, dotati di zampe lunghe e ali e coda relativamente corte.

LE CARATTERISTICHE

Il tacchino ha della caratteristiche comuni a tutti gli altri uccelli ma ha anche delle particolarità:

Si tratta di uccelli da cortile molto apprezzati dall’uomo.

Sono originari dell’America Settentrionale e, rispetto ad altri galliformi, detengono un interessante record. Il tacchino, infatti è il più pesante di tutti e può garantire ben 18 kg di carne.

Il tacchino domestico è noto per essere stato selezionato dall’uomo, nel corso del tempo. Venne allevato in Europa solo a partire della scoperta dell’America.

Una volta portati i primi tacchini in Europa,l’allevamento di questo animale ebbe un rapido sviluppo, per il successo della sua carne, ricca in proteine ma povera di grassi.

È un vero e proprio simbolo tradizionale negli USA. Tanto da essere usato per celebrare il Giorno del ringraziamento.

Le sue uova non sono così apprezzate come la carne e il suo nome cambia, a seconda della zona di origine.

Ottimo sostituto del pollo, più grande e facile da allevare, entrò ben presto nella normale dieta delle persone più abbienti. Oggi, in supermercati e alimentari, è una delle carni più consumate in assoluto.

Questo animale è abituato a vivere in climi temperati, motivo per cui l’Italia è uno dei paesi in cui ci sono più allevamenti. Le nuove tecnologie e i macchinari di ultima generazione hanno spinto verso la creazione di allevamenti intensivi di tacchini. L’alta disponibilità di questa carne bianca permette ai consumatori di poter contare sempre su un prodotto accessibile e facilmente reperibile.

LE CARATTERISTICHE SOMATICHE

La parte superiore del tacchino, ovvero testa e collo, sono bitorzoluti.

Il becco è, invece, corto e dalla forma ad arco; negli esemplari di genere maschile è presente un’escrescenza che può assumere forma conica o flaccida a seconda dello stato dell’animale.

Le ali del tacchino sono di forma arrotondata mentre la sua coda è composta di 18 penne che assume la caratteristica forma “a ruota” nel momento del corteggiamento.

I tacchini domestici, allevati per la commercializzazione di carne, mantengono le piume bianche. Al contrario, il tacchino selvatico mostra tonalità più scure, vicine al color marrone. Il perché di questa differenza di aspetto è tutt’oggi sconosciuto. Per quanto riguarda la morfologia, un aspetto curioso è che la testa e il collo del tacchino non hanno piume, un po’ come succede con alcuni rapaci spazzini, ad esempio il condor.

Le zampe sono robuste, molto diverse da quelle dei polli, per esempio. La pelle è di colore rosa, anche se a volte può presentare macchie o sfumature rossastre, viola o anche tendenti al blu.

Se c’è qualcosa che attira l’attenzione, nell’aspetto fisico del tacchinoè il mento. Sotto questa zona si estende una membrana, presente solo in questa specie di gallinacei.

Ci sono tacchini che possono misurare più di un metro di altezza. L’apertura alare, in alcuni casi, può persino raddoppiare tale misura. Il peso di un esemplare adulto oscilla tra gli 8 e i 10 chili, mentre le femmine raramente superano i cinque.

Il tacchino si riconosce dalla testa e la parte superiore del collo bitorzolute, dal becco breve e robusto.

Ha le penne della coda larghe e riesce a sollevarle per formare una forma tondeggiante. Ha alcune piume sul petto con l’aspetto e la consistenza e di setole sporgenti.

Il tacchino maschio ha il piumaggio più appariscente delle femmine, le femmine hanno code corte e i maschi più lunghe. Quando il maschio apre le ali arriva a un metro e mezzo mentre la femmina è più piccola.

IL TACCHINO È UN ANIMALE GREGARIO

Il tacchino è un animale gregario che, in genere, passa molto tempo in grandi gruppi. Nonostante sia dotato di ali, il tacchinopassa gran parte della sua esistenza sul suolo, vagando per i boschi.

L’organizzazione del gruppo è sorprendentemente gerarchica: il branco di uccelli, infatti, è guidato da un esemplare anziano che regola e disciplina qualsiasi spostamento.

Nel caso vi sia un improvviso ostacolo sul percorso intrapreso, per esempio, sarà il capobranco a dire agli altri cosa fare e se spiccare il volo per oltrepassarlo.

I tacchini vivono in gruppo e a terra, nei prati, volano poco e non sono acquatici. Dei tacchini sono selvatici e degli altri no. Alla notte per dormire si scelgono gli alberi.

LA DIETA DEL TACCHINO

Il tacchino, nel suo habitat naturale, preferisce gli insetti, i semi, i chicchi e anche qualche tipo di frutta e verdura che sono presenti dove vive.

Ma le cose cambiano quando abbiamo di fronte il tacchino da allevamento perché si alimenta con il mangime granulare e che ha tante proteine e sarebbe l’alimento che fa sviluppare il nostro animale al meglio.

Quando il tacchino diventa più grande il mangime che gli diamo deve essere con meno proteine e più calorie perché ha bisogno di un apporto energetico elevato.

E, infine, quando è adulto le calorie continuano a crescere e posso confermare che in quest’ultima fase si pensa solamente all’ingrasso per poter garantire il tipo di carne necessario.

La dieta di un tacchino non è complessa e si nutre di erbe, verdure, bacche, noci e piccoli insetti. Il tacchino mangia tanti cibi ma soprattutto verdure, germogli e piccoli insetti, fagioli, erba. E anche mangia cereali, frutta e piccole locuste.

LE CARATTERISTICHE DELLA RIPRODUZIONE

La stagione della riproduzione del tacchino inizia a febbraio: maschi e femmine si dividono e conducono esistenze separate.

Quando una femmina emette un segnale, i maschi accorrono verso di lei e iniziano la fase del corteggiamento, sfidandosi con le ruote di cui parlavamo sopra e con caratteristici versi.

La ruota del tacchino è un atteggiamento tipico del rituale d’accoppiamento.

In genere la femmina depone tra le 10 e le 20 uova, una volta all’anno.

Il nido costruito per la deposizione delle uova è abbastanza scarno ed è composto da poche piume; in genere vengono assemblati intorno ad aprile e si trovano in zone nascoste e facilmente difendibili.

L’unione tra il maschio e la femmina si mantiene finché arriva il momento della deposizione delle uova quando la prima si separa perché vuole proteggere le sue uova dal maschio.

La femmina quando sta covando prende delle foglie e le mette sopra le uova dopo va a fare un giro e quando ritorna toglie le foglie e continua a covare. Per ventisei giorni fa questa cosa; passati i ventisei giorni sta ferma sulle uova per tre giorni; dopo i tre giorni dovrebbero essersi schiuse.

Dopo due settimane i pulcini sono capaci di volare e perciò abbandonano il nido sul terreno per andare a dormire sugli alberi.

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