Il nero della morte

L’Afghanistan torna a tingersi di nero, il nero della morte e dell’indifferenza. Un popolo di corpi senza più una vita, sepolti da quello strano sentimento di speranza vana con cui l’occidente li aveva illusi.
Ma dov’è finita la nostra umanità, prima di ogni altra cosa, prima del problema delle risorse, di come accoglieremo i profughi, sapendo benissimo che un intero popolo non potrà essere comunque accolto.
Caro Biden dove hai messo la dignità della persona, l’inviolabilità della vita umana quando nonostante i molti pareri contrari dei tuoi consiglieri hai deciso di ritirare le truppe Usa e consegnare un’intera nazione ai tagliagole?

Evidentemente nel mondo della monetarizzazione di tutto, non c’era più posto per quelle persone, non c’era più posto per la speranza di quei ragazzi, di quei bambini, di quelle donne ora violate, stuprate , negate di ogni minimo diritto;
non c’era più posto, insomma, per l’umanità.
E mentre si convocheranno decine e decine di vertici, lasciamo ai talebani terminare la loro opera, fra un Conte che chiede di dialogare con i tagliagole, una sinistra imbarazzata che farfuglia e una destra che ulula al vento.

Corpi senza vita ma, soprattutto, anime che segnano il fallimento della nostra civiltà.
Ma cosa siamo diventati? Siamo solo un chiacchiericcio indefinito in cui nemmeno le responsabilità sono chiare, siamo il continuo palleggiare di autoassoluzioni.
Come se fosse possibile dare una giustificazione a scelte che inevitabilmente porteranno alla più grande catastrofe umanitaria di sempre.
Scrivo con la rabbia di un uomo che crede ancora in principi che sembrano sopiti in colleghi che preferiscono scrivere tutti i giorni sullo scorrere delle vacanze estive degli italiani e trasmissioni televisive concentrate in futilità assolute
piuttosto che disturbare la serenità dei potenti,

Vorrei che come le onde sbattono sugli scogli così le nostre coscienze sbattessero con il nostro agire e ci lacerassero l’anima,
ci impedissero di dormire la notte e guardare negli occhi i nostri cari
sapendo cosa gli attuali governanti dell’occidente hanno sancito con la loro scellerata scelta nella nostra colpevole indifferenza
ma so già che il serio e professionale giornalismo italiano continuerà a parlare di vacanze estive, E la TV proseguirà in trasmissioni demenziali, attuando il ben congeniato metodo, della distrazione di massa, l’importante è parlare il meno possibile del nero della morte.