Il muggito
Il muggito non è soltanto un simpatico verso con cui la vacca allieta le sue giornate in campagna.
Il muggito non è soltanto un simpatico verso con cui la vacca allieta le sue giornate in campagna.
È invece un linguaggio complesso ed evoluto, così come svelato da uno studio congiunto tra l’Università di Nottingham e la Queen Mary University di Londra.
I bovini sono in grado di produrre dei suoni differenziati, che sfruttano per la comunicazione di prossimità che a distanza.
I ricercatori hanno registrato e analizzato tutti i versi tipici della mucca, in particolare in relazione al rapporto tra le madri e i loro vitelli.
Da un esteso studio condotto nelle campagne del Nottinghamshire, è emerso innanzitutto come due siano le forme di comunicazione principali associate al muggito, con altrettanti suoni differenziati a seconda della distanza del cucciolo dalla madre.
Allo stesso modo, i vitelli sono in grado di riprodurre un verso particolare per segnalare il senso di fame, quindi la necessità di essere allattati.
Dopo 10 mesi d’osservazione sul campo e di filtraggio computerizzato delle frequenze
sono stati rilevati due grandi gruppi di muggiti:
Bassa frequenza:
ribattezzati Low Frequency Calls (LFCs), vengono prodotti dalla vacca quando in prossimità del vitello, sin dalle tre settimane dalla nascita.
Vengono emessi a un volume mediamente basso, con la bocca chiusa o solo parzialmente aperta;
Alta frequenza:
detti Louder High Frequency Calls (HFCs), vengono emessi dal bovino quando perde il contatto visivo con il cucciolo o quando la vacca ritiene sia arrivato il momento dell’allattamento.
Sono molto spinti in volume e vengono riprodotti dall’animale con una bocca completamente aperta
spesso facendo leva sulle capacità di vibrazione della lingua.
A questo si aggiungono le risposte dei vitelli, che spiegherebbero come il rapporto genitoriale si esplichi soprattutto con la voce, oltre che con gli altri sensi.
Sembra, infatti, che i piccoli riconoscano quale sia la madre in gruppo nutrito di capi principalmente dal muggito.
Così come ricorda il ricercatore Alan McElligott, è la prima volta che il linguaggio bovino
viene analizzato con tecniche scientifiche e con elevati standard di analisi.
Uno studio che permetterà di ottenere maggiori indicazioni sulle condizioni dei capi d’allevamento, sulla loro salute soprattutto in situazioni di elevato stress.