Il cavallo di Catria
Il cavallo di Catria è diffuso prevalentemente nelle Marche – sua zona d’origine – sul gruppo montuoso del Catria e nelle aree limitrofe.

La razza ha una storia relativamente recente e sulle sue caratteristiche odierne ha avuto grande influenza l’impiego di stalloni di razza Maremmana prima e Frances Montagnes in un secondo tempo.
Fin dall’Ottocento, i frequenti contatti che i carbonari della montagna marchigiana mantenevano con la Maremma grossetana favorì l’introduzione di cavalli Maremmani, che venivano incrociati con fattrici locali.

Il Cavallo del Catria subì poi, nel secondo dopoguerra, una forte riduzione numerica per l’avvento della meccanizzazione in agricoltura.
A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, si diffuse l’incrocio con il Frances Montagnes, cavallo di origine svizzera che consentì di ottenere animali più
armonici, che ben si adattano al difficile
ambiente dell’Appennino marchigiano.

A partire dal 1998 l’Associazione
nazionale allevatori Cavallo del Catria
ha deciso di escludere l’introduzione di
stalloni di altre razze e di utilizzare solamente riproduttori interni alla razza.
Il suo allevamento è condotto in una
settantina di aziende, distribuite prevalentemente nel comune di Cantiano, ma anche nei comuni di Frontone, Fano e
Pesaro.
Nel corso degli ultimi anni la
razza ha mantenuto una consistenza numerica abbastanza stabile.
Attualmente il numero totale di cavalli iscritti al Registro Anagrafico è di 420, dei quali una
trentina sono stalloni.
Il cavallo del Catria è sobrio, robusto, rustico, idoneo allo sfruttamento di pascoli in aree marginali. Il suo temperamento è equilibrato, con un grado medio di nevrilità.

L’altezza al garrese negli adulti è di
145-160 cm per i maschi e 140-155 cm
per le femmine.
Per quanto riguarda il mantello, sono
ammessi il baio, il morello e il sauro. Il
mantello baio o morello è obbligatorio
per i riproduttori maschi.
Questa rustica razza di cavalli viene allevata nelle Marche prevalentemente allo stato brado, in quanto riesce a sfruttare egregiamente anche le più povere risorse del pascolo
Il Cavallo del Catria è un animale rustico che vive bene allo stato brado, adattandosi perfettamente al pascolo in territorio montano e sfruttando quindi al meglio le scarse produzioni foraggere dell’Appennino marchigiano.
La rotazione al pascolo prevede la
presenza degli animali ai piedi del monte Catria durante i mesi più freddi; successivamente, a partire da giugno fi no
a metà ottobre, i cavalli salgono a quo-
te più elevate.
La riproduzione è completamente naturale e durante il periodo degli accoppiamenti si formano branchi di fattrici
con uno stallone.

accrescere l’attuale consistenza numerica della razza, proseguendo nelle attività di tutela e valorizzazione.
L’opera di selezione attuale è orientata verso la produzione di animali adatti per il diporto e ciò potrebbe favorire l’impiego di questo cavallo per il turismo equestre. Tale selezione è quindi indirizzata alla produzione di cavalli adatti sia per la sella che per i lavori
agricoli e per il tiro leggero.
La presenza di importanti aree protette nelle vicinanze della zona di allevamento della razza, come il Parco dei Monti Sibillini, potrebbe favorire l’utilizzo per il turismo equestre.
Si continua anche a privilegiare e a valorizzare anche la produzione di carne di qualità a basso costo,
mantenendo le caratteristiche di frugalità e rusticità della razza.