Il 77% delle famiglie sono proprietarie della loro abitazione


Il rapporto. Il 77% delle famiglie (circa 20 milioni di nuclei) sono proprietarie della loro abitazione, di valore medio di 170mila euro.
Sono questi i dati generali che emergono dal rapporto del MEF e delle Entrate, pubblicazione biennale che fa riferimento ai redditi dichiarati.
La ricerca analizza la distribuzione della proprietà e del patrimonio immobiliare, in relazione alla demografia ed alle condizioni economiche dei proprietari.
Tra i vari dati che emergono, c’è anche una distribuzione geografica delle prime case di proprietà: al Sud e sulle Isole esse sfiorano l’83% dello stock immobiliare, mentre al Nord e al Centro l’affitto è più diffuso e le case di proprietà si aggirano sul 75% del totale.

Il 62% delle case di proprietà delle persone fisiche sono utilizzate come abitazione principale; le seconde case sono quasi il 18% del totale e soltanto l’8,8% del patrimonio immobiliare complessivo è adibito ad affitti. Un ulteriore 2,8% è rappresentato dalle abitazioni date in uso gratuito a un proprio familiare.
Il valore medio delle abitazioni si è ridotto quasi ovunque: a Torino il calo è il più deciso (-11,4%), mentre le uniche grandi città dove il fenomeno è invertito sono Milano e Venezia, nelle quali si è osservato un rincaro del 4,5% e dello 0,9%.
Il 77% delle famiglie sono proprietarie della loro abitazione Ma chi sono?
Il volume analizza anche questo aspetto: dei 40,7 milioni di contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi, oltre 25,7 milioni (il 63,2% del totale dei contribuenti) sono risultati proprietari di immobili o di quote immobiliari.
Lavoratori dipendenti e pensionati sono l’81,7% del totale. Non sorprende che gli under 35 siano soltanto il 9% del totale dei proprietari. In crescita sono i proprietari senza figli a carico, che rappresentano il 76,6% del totale.
In sostanza
La casa in Italia costa 40 miliardi di euro ai contribuenti. Nel senso che le imposte che gravano sulle case degli italiani superano i 40 miliardi, di questi circa la metà arriva dall’Imu (seconde case e abitazioni di lusso) e il resto da Irpef, cedolare secca sugli affitti e imposte sugli acquisti (registro, ipotecarie e catastali).
La ricerca rileva anche che il 68% dei proprietari di casa in Italia ha reddito basso o medio-basso.
Se nella maggioranza che sostiene il premier Mario Draghi nei partiti di centro sinistra vi sono esponenti ancora convinti che la riforma degli estimi catastali vada fatta, ebbene si guardino quanto già costa avere casa nel Belpaese. E cambino idea.