Amaltea

La leggenda della capra Amaltea
Ἀμάλθεια in greco, Amaltea era secondo alcuni una ninfa (una Naiade sorella di Acheloo) che possedeva una capra, ma più probabilmente la capra stessa, appartenente ai personaggi della mitologia greca.
La leggenda che riguarda la capra Amaltea è molto antica, riguarda le divinità pre-olimpiche. Zeus era infatti figlio di Crono e Rea; Crono, così come il padre Urano, divorava i figli non appena venivano partoriti da Rea, cosicchè nessuno potesse detronizzarlo.

Tuttavia Rea un giorno ingannò il marito e riuscì a nascondere Zeus, il suo ultimogenito, presso l’isola di Creta (secondo altri, invece, sul monte Ida o Ditte).
Fu lì che il piccolo Zeus fu nutrito dal latte della capra Amaltea, custodito dalle figlie di Melisseo:
la ninfa dei frassini Adrastea e la sorella Io. Zeus era nutrito anche di ambrosia, dolce miele e nettare da altri animali (api, colombe ed aquile).
La capra Girgentana
Esempio delle commistioni tra i popoli che in Sicilia vissero e convissero: le origini di questa razza ovina sono legate all’Asia e alla Grecia.
Alcuni ricercatori ritengono che sia una sottospecie della capre asiatiche come la Prisca o la Falconieri o Markor
e che sia poi arrivata in Sicilia con i Greci che avevano fondato la città di Akragas, nella parte meridionale dell’Isola, nel territorio oggi di Agrigento.

Da numerose testimonianze, fu proprio nei territori agrigentini che questa specie rimase a lungo presente in maniera considerevole, tanto da assumere il nome di Girgentana, da Girgenti, antico nome della città di Agrigento.
Particolare il loro aspetto: pelo lungo folto e bianco, a volte maculato, di taglia media, il viso piccolo con la tipica barbetta sul mento
e una frangetta sulla fronte sormontata da ciò che contraddistingue più di tutto questo animale, le grandi corna attorcigliate, erette e turrite.
Le girgentane sono allevate allo stato semibrado: solitamente pascolano libere, tranne nelle giornate piovose o rigide.

Spesso lì vengono divise tra loro da apposite paratie così da evitare di poter ferirsi a vicenda con le lunghe corna
Il loro latte è pregiato per il buon equilibrio tra grassi e proteine, quindi è facilmente digeribile;
Oggi viene maggiormente destinato alla caseificazione di prodotti a latte crudo.
I formaggi di capra girgentana
Oggi la capra girgentana è protetta dal Presidio Slow Food.

Il suo latte, delicatissimo e quasi dolce, si utilizza per produrre diversi prodotti caseari: dalla robiola alla Crescenza, dal Taleggio al gorgonzola fino a varie tome di pura capra in diverse stagionature.
Voluttuosi e delicati, sono formaggi che conquistano al primo morso per la loro inconfondibile e persistente burrosità, per la loro consistenza avvolgente e il profumo unico.
Sono un vero e proprio fiore all’occhiello della cultura gastronomica siciliana, ricercati e apprezzati da gourmet e intenditori, in Italia e all’estero, nonché dai più celebri chef stellati dell’isola. Qualche esempio? Ciccio Sultano, Pino Cuttaia, Martina Caruso.