Haram cioè proibita

Nella religione musulmana la carne suina è definita haram, cioè proibita. Chi lo dice?

Il Corano, ovvero il libro sacro dei musulmani, in particolare le restrizioni presenti nella quinta sura. 

Questo V capitolo, “Al Ma’ida” la tavola imbandita, afferma testualmente: ” Sono vietati gli animali morti, il sangue, la carne di porco e ciò su cui sia invocato altro nome che quello di Allah l’animale soffocato, quello ucciso a bastonate, quello morto per una caduta, incornato o quello che sia sbranato da una belva feroce, a meno che non l’abbiate sgozzato prima della morte e quello che sia stato immolato sulla pietra cioè sacrificato agli idoli”.

Nel Corano il maiale appare come impuro, immondo, inadatto sostanzialmente al consumo.

In caso però di assoluta necessità, se non c’è alternativa e si rischia di morire o di contrarre una malattia grave,

lo stesso Corano autorizza i musulmani a consumare carni suine:

“In quello che mi  è stato rivelato non trovo altre interdizioni a proposito del cibo, se non l’animale morto, il sangue effuso e la carne di porco immonda e ciò  che , perversamente, è stato sacrificato ad altri che ad Allah.

Quanto a chi vi fosse costretto, senza intenzione o ribellione, ebbene, il tuo Signore perdona ed è misericordioso”,

si legge nella Sura 6 cioè  “Al’Anam” il bestiame.

Ancora oggi in effetti paesi come l’Iran, l’Arabia Saudita, il Qatar vietano la produzione, le importazioni e la vendita di carne suina.

Il divieto di consumare carne suina perciò, il NO alla carne di maiale per i musulmani, presente chiaramente all’interno del Corano, è un invito volto a proteggere i fedeli dalla pericolosità data da questo tipo di carne consumato nei climi caldi.

I tradizionalisti islamici preferiscono interpretare questo divieto, in qualità di prova o come un castigo haram cioè proibita appunto.