Goccia fredda

GOCCIA FREDDA punterà l’ITALIA
Fuori gli ombrelli e gli abiti più pesanti. L’ultimo aggiornamento non lascia scampo: nel corso della prossima settimana un’insidiosa goccia fredda sospinta da correnti atlantiche segnerà l’avvio della stagione autunnale.
Torna la pioggia al nord Italia?
Una lunga fase siccitosa sta interessando da diversi mesi tutte le aree a sud del Po. La quasi totale assenza di precipitazioni ha portato razionamenti idrici, soprattutto su Romagna, ponente ligure e Cuneese.

Dai principali modelli matematici si scorge però un possibile ritorno della pioggia
a partire da martedì 14, che potrebbe risultare anche molto abbondante sulle regioni nord occidentali.
La causa di questo peggioramento del tempo è da attribuire ad una depressione che nei prossimi giorni si isolerà sulla penisola iberica
e che successivamente, venendo agganciata dal flusso principale, verrebbe sospinta fino al nord Italia.
La nostra attenzione si focalizza poi da mercoledì 15 settembre in avanti, quando una ben più vasta e organizzata “goccia fredda” (area di bassa pressione ricolma di aria fresca e instabile) riuscirà ad irrompere sul bacino del Mediterraneo, dando il via ad una fase di diffuso maltempo.

Vista la configurazione sinottica attesa a scala continentale, andrà prestata massima attenzione soprattutto al Nordovest e ai settori tirrenici, ma successivamente anche al resto del Paese.
Nulla di così anomalo.
Questo periodo dell’anno risulta spesso piuttosto delicato a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d’aria completamente diverse: gli ultimi caldi da una parte e i primi affondi freddi in discesa dal Nord Europa dall’altra.
Un fattore determinante in queste settimane di passaggio è la temperatura ancora troppo elevata dei nostri mari che potrebbe fornire l’energia necessaria
per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scaricare al suolo ingenti quantità d’acqua nel giro di poche ore: le famigerate alluvioni lampo.
In ogni caso, per dettagliare meglio in merito alle aree che potrebbero essere maggiormente colpite dalle piogge, sarà necessario attendere i prossimi aggiornamenti, vista l’attuale distanza temporale.
Per confermare tale tesi urgono ovviamente ulteriori conferme dai prossimi aggiornamenti ma qualcosa sembra muoversi.