Fonti di benessere
COME AIUTARE I BAMBINI AD AUMENTARE LE DIFESE IMMUNITARIE
In maniera molto semplice: la giusta alimentazione e in particolari con alcuni cibi possono essere sufficienti per rinforzare le difese immunitarie?
L’alimentazione è una delle prime fonti di benessere e scegliere i cibi giusti aiuta a stare bene e ad avere più energia per affrontare i periodi di maggiore stress per l’organismo, proprio come in questo momento, quindi curare l’alimentazione e la scelta dei cibi giusti può essere fondamentale.
Sappiamo tutti che l’intestino è l’organo responsabile, oltre che dell’assorbimento del cibo anche delle reazioni immunitarie e della gestione dello stress, per cui dobbiamo scegliere i cibi giusti per favorire questi processi: pesce, frutta secca e fresca, legumi e spezie sono fondamentali per innalzare le difese immunitarie.
1. Frutta fresca
Mele, arance, kiwi, banane e frutti di bosco sono una miniera di vitamine, principalmente della vit C, antiossidante e preziosa per mantenere alte le difese immunitarie. Per farne il pieno, mangiarne almeno tre porzioni di frutta al giorno.
2. Frutta secca
Mandorle, nocciole, noci contengono tantissimi minerali come selenio, zinco e rame. Ricche anche di vitamina E e Omega 3 sono importantissime nei cambi di stagione. La dose ideale è di 20/30 grammi al giorno.
3. Cioccolato fondente
Il cioccolato con almeno il 72% di cacao stimola la produzione di linfociti T, che agiscono contro le infezioni. La dose consigliata, anche se si è a dieta, è di 20/30 grammi al giorno: un toccasana per il buonumore.
Il cioccolato fa aumentare i livelli di alcuni neurotrasmettitori che inducono le sensazioni di piacere e di benessere. Tra questi c’è la serotonina, conosciuta come “l’ormone della felicità”, l’endorfina, efficace nell’inibizione del dolore, la feniletilamina, stessa sostanza chimica che il cervello produce quando ci innamoriamo e la difenildantonina, una sostanza antidepressiva.
5. Spezie
Ne bastano pochi grammi al giorno per fare il pieno di antiossidanti. Aiutano l’organismo a rigenerarsi e ad aumentare le difese immunitarie. Tra quelle da preferire e utilizzabili anche per i bambini ci sono la curcuma e la cannella.
6. Cereali
Grano saraceno, avena, farro e orzo contribuiscono al benessere intestinale che assicura contemporaneamente un buon equilibrio delle difese immunitarie. Ricchi di fibre, sali minerali e acidi grassi essenziali, per beneficiare delle loro proprietà occorre mangiarne 80 grammi tutti i giorni.
7. Pesce
Tonno, pesce azzurro (alici, sardine, sgombri), salmone sono ricchi di Omega 3 indispensabili per sostenere il sistema immunitario. La dose consigliata è di almeno 100 grammi due volte a settimana.
Un recente studio, realizzato dal Norwegian Seafood Council (NSC), ha rivelato che oggi si assume in media una quantità di prodotti ittici molto inferiore rispetto a quella consigliata. La ricerca, che ha preso in considerazione 30 mila intervistati in 21 diversi mercati, ha registrato che solo il 51% delle persone mangia pesce due o più volte alla settimana per almeno 200 grammi a settimana.
8. Aglio
L’aglio è ricco di allicina e ha effetti antibiotici e antifungini. Mangiato crudo, per esempio, per condire pesce o carne, è perfetto per prevenire raffreddori e dare energia.
9. Fermenti lattici
Presenti nello yogurt, i fermenti lattici ripristinano l’equilibrio della flora intestinale da cui dipende un buon funzionamento delle difese immunitarie.
10. Lievito di birra
Assunto crudo o secco, come integratore, è ricco di ferro, zinco e selenio, una combinazione di minerali ad attività stimolante per il sistema immunitario.
Vitamina D: un fattore cruciale per il sistema immunitario
Le ricerche condotte negli ultimi anni hanno indicato che, tra le sostanze che aiutano a proteggersi dalle malattie infettive e a modulare opportunamente la risposta immunitaria, la vitamina D svolge un ruolo chiave:
si tratta di un composto noto principalmente per il suo ruolo nella regolazione del metabolismo osseo, ma in realtà è implicato in innumerevoli processi fisiologici fondamentali, spesso insospettabili per i non addetti ai lavori e, in molti casi, ancora non completamente compresi neppure da medici e ricercatori.
La vitamina D è cruciale per l’attivazione del nostro sistema immunitario: senza di essa, le cellule T che sono le cellule responsabili della attivazione del processo immunitario non sono in grado di reagire e combattere le infezioni più gravi che minacciano l’organismo: è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell’Università di Copenhagen, in Danimarca.
La maggior parte della vitamina D è prodotta naturalmente dall’esposizione della pelle al sole. È contenuta anche nell’olio di pesce, nelle uova di pesci grassi come salmone, aringhe e sgombro, o può essere assunta consumando integratori dietetici.
Non esistono studi definitivi per stabilire il dosaggio ottimale di vitamina D, anche se le attuali linee guida raccomandano di assumere una dose giornaliera compresa tra 25 e 50 microgrammi al giorno.
Si stima inoltre che gran parte della popolazione abbia una bassa concentrazione sanguigna di questo importante elemento. Senza di essa, le cellule T non sono in grado di reagire e combattere le infezioni più gravi che minacciano l’organismo
Ci sono studi che hanno permesso di spiegare, da un lato, perché i bambini con deficit di vitamina D sono maggiormente predisposti alle infezioni respiratorie e, dall’altro, perché l’esposizione ai raggi Uv B e la somministrazione di olio di fegato di merluzzo che è nella memoria di tutte le generazioni (due ottime fonti di vitamina D3) sono in grado di ridurre l’incidenza di raffreddore e influenza.
Fonti di vitamina D
La principale fonte naturale che permette di ottenere quantità adeguate di vitamina D è la biosintesi da parte della pelle esposta alla luce solare (raggi Uv B), possibile soltanto in alcuni periodi dell’anno e a determinate latitudini. L’inquinamento, l’abbigliamento e l’utilizzo di alcuni filtri solari possono interferire riducendo o bloccando la sintesi di questa vitamina.
L’alimentazione rappresenta in misura minore una fonte di vitamina D e sono pochi gli alimenti che contengono vitamina D in quantità apprezzabile. Si tratta essenzialmente di cibi di origine animale, tendenzialmente ricchi di lipidi, come i pesci grassi (salmone, aringhe, sgombro, tonno ecc.) e l’olio di fegato di merluzzo (tradizionale rimedio contro il rachitismo), il fegato di manzo o maiale, le uova e il formaggio
Contrariamente a quanto molti pensano, invece, il latte contiene poca vitamina D (a meno che non sia specificamente arricchito) e la perde quasi tutta se viene trattato ad alta temperatura (UHT) per prolungarne la conservazione.
Nonostante la sua importanza universalmente riconosciuta per la salute dell’organismo e i benefici che può apportare a più livelli e in tutte le fasi della vita, situazioni di insufficienza, deficienza e carenza di vitamina D continuano a essere ampiamente diffuse a livello globale, anche in Paesi caratterizzati da buoni standard di nutrizione generale come l’Europa occidentale (Italia compresa)
TABELLA COLORI DEGLI ALIMENTI
Per coinvolgere i bambini ad essere attenti alla loro alimentazione voglio ora presentare un aspetto colorato dei cibi e in questo periodo di domiciliazione costretta può essere una maniera divertente per spiegare ai bambini cosa vogliono dire i colori della frutta e della verdure
Non solo vitamina C e vitamina D. Quando è in gioco la buona funzionalità del sistema immunitario, i micronutrienti essenziali, tra vitamine e minerali, che devono essere costantemente forniti all’organismo sono molti di più e tutti, a vario titolo, indispensabili e solo una alimentazione variata può assicurare la presenza di tutti gli elementi necessari.
Quindi con l’invito a insegnare ai bambini i vari colori esistenti nei cibi e stimolare la curiosità di assaggiarli tutti magari spiegando la varia stagionalità e la possibilità di mangiarne alcuni crudi e altri cotti, mi pare di poter concludere: tranne per l’eccezione della vitamina D tutto il resto si trova in natura e tranne rari casi, su consiglio del medico, gli integratori non sono necessari ai bambini.
ALIMENTI RICCHI DI FLAVONOIDI, CAROTENOIDI E VITAMINA D
Limoni, mandarini, arance, pompelmi, melone, albicocche, pesche, nespole, zucca, carote, peperoni.
ALIMENTI RICCHI DI LICOPENE E ANTOCIANINE
Peperoni, pomodori, rape, ravanelli, barbabietole, anguria, arance rosse, ciliegie, fragole.
DI POLIFENOLI, FLAVONOIDI
Aglio, cavolfiore, cipolla, finocchio, mele, pere, porri, sedano, etc.
DI ANTOCIANINE, CAROTENOIDI, VITAMINA C, POTASSIO E MAGNESIO.
Melanzane, radicchio, fichi, frutti di bosco, susine, uva nera, etc. antocianine, carotenoidi, vitamina C, potassio e magnesio.
ALIMENTI RICCHI DI CLOROFILLA, CAROTENOIDI, MAGNESIO, VITAMINA C, ACIDO FOLICO E LUTEINA
Asparagi, agretti, basilico, bieta, broccoli, cavoli, carciofi, cetrioli, cicoria, lattuga, rucola, prezzemolo, spinaci, zucchine, kiwi, etc.
L’USO DELL’OMEOPATIA PUO ESSERE UTILE PER RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO?
Se vogliamo aiutare i bambini più piccoli, sempre raffreddati, che non riescono a frequentare l’asilo per più di 10 giorni, per prima cosa verificare se ci può essere una carenza di vitamina D, che anche se lieve, può ritardare la partenza del meccanismo di difesa immunitaria. Questa carenza si può aiutare con alcune sostanze omeopatiche, ovviamente modulate caso per caso.
centella asiatica che stimola le cellule deputate alla difesa aspecifica da virus e batteri;
anassa sativa che blocca l’infiammazione;
vaccinium vitis che ha un’azione antisettica e alcuni stimolatori della produzione di linfociti T come la vasa lymphatica, la medulla ossis e la glandula thymi.