EROS, FILE’ E AGAPE

di Federico Ottolini

L’amore greco: Filè, Eros e Agape.

Secondo la sensibilità degli antichi Greci, esistevano tre tipi di manifestazione amorosa. Nella lingua del Greco antico l’amore era, appunto, definito in base a queste tre possibilità: Eros, Filè e Agape.

L’Eros (quello più noto, ma spesso frainteso con altre tipologie di legami che non sono questo)si verifica sempre tra due e due sole persone. Queste manifestano una profonda attrazione fisica e sessuale verso l’altro/a, tanto da non poterne fare a meno di un contatto corporale intenso e speciale.

Questo rapporto può portare i soggetti qui coinvolti all’ufficializzazione di questo sentimento, tramite la creazione di una famiglia e la celebrazione del matrimonio. Ovvio il caso che tale situazione esistente, vissuta tra queste due persone, possa essere portata avanti anche nella clandestinità ovvero senza palesare all’esterno la presenza di questo legame.

La filè poi, chiamata pure amore fraterno, si crea tra due persone che sentono un profondo legame verso l’altra persona fondato sulla fiducia e il rispetto senza includere tra i due un rapporto fisico, carnale.

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L’Agape infine, largamente presente nel contesto cristiano,sanciosce l’amore di Dio verso le proprie creature ovvero un amore senza secondi fini. Un amore quindi incondizionato, un sentimento puro e forte come quello che lega una madre/un padre per i propri figli.

L’unico fine di questo legame è il benessere dell’altro. Dio prova piacere per la felicità dei suoi figli; così come i genitori vengono gratificati dalla realizzazione dei loro figli.

L’amore perciò è un dono e non sempre ognuno di noi ha il piacere di poterlo sperimentare nel corso della propria esistenza.

Pertanto chi invece può provare almeno qualcuna di queste tre tipologie, testè ricordate, lungo l’arco della propria vita si può considerare davvero fortunato e una persona felice… A buon intenditore – come si dice – poche parole.

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