Ecosistema del suolo


Ecosistema del suolo come base per la produzione agricola. – Sapere che l’agricoltura è fondamentale per il mantenimento della vita, e che il settore agricolo dipende direttamente dal suolo per il sostegno e la continuità di tutte le forme di vita, ci indirizza verso una maggiore comprensione del suolo.
di Marco Conti
- Importanza della biodiversità negli ecosistemi per l’agricoltura

- La biodiversità negli ecosistemi, in particolare nell’ecosistema del suolo, è alla base della produzione agricola.
Inoltre, la rapida risposta dei processi microbici e della struttura della comunità ai cambiamenti fisici, chimici e biologici in un ecosistema è al centro della qualità del suolo.
È necessario, per comprendere che, sebbene i macro e micro elementi utilizzati in agricoltura siano essenziali per lo sviluppo delle piante e fondamentali per ottenere le rese attese
le formulazioni a cui sono disponibili questi elementi hanno un effetto salino sul suolo, determinando ridotta attività microbica e ridotte interazioni tra la frazione vivente del suolo e le piante coltivate.
La conseguenza più evidente di questa limitazione microbica è la diminuzione della tolleranza delle piante alla presenza di parassiti e malattie nell’ambiente.
I batteri che promuovono la crescita delle piante (PGRP), i batteri che fissano l’azoto, i microrganismi solubilizzanti i nutrienti, i funghi micorrizici e gli agenti di biocontrollo sono un’alternativa per l’agricoltura moderna e rigenerativa.
Questi microrganismi possono consentire una significativa riduzione dell’uso di agrofarmaci e fertilizzanti minerali nei sistemi agricoli attraverso i loro numerosi meccanismi di azione diretta o indiretta.
- Aiuto biologico per suolo e piante

- Gli agenti biologici possono garantire la protezione dagli attacchi dei parassiti e fornire la fertilizzazione delle colture.
- Questi agenti biologici sono rappresentati da organismi benefici e microrganismi coinvolti nel ciclo, fissazione e solubilizzazione dei nutrienti, nonché nella protezione delle piante.
- Sistemi bioattivi per promuovere la resa delle colture

- Gli studi biodinamici degli ecosistemi dimostrano che è possibile praticare l’agricoltura con un focus sulle rese elevate, riducendo l’inserimento di input esterni e concentrandosi sulle interazioni biologiche nell’ecosistema del suolo, che sono alla base della fertilità biologica.
Per definizione, i sistemi bioattivi si riferiscono a sistemi in cui le interazioni biologiche forniscono risultati soddisfacenti in termini di produttività delle colture.
Concettualmente, biostimolazione significa promuovere azioni che prevedano le condizioni per l’aumento della popolazione
per la diversità e l’attività armonica degli organismi che vivono in questi sistemi, affinché possano sviluppare pienamente e armoniosamente le loro attività.
La stimolazione delle piante deriva dai benefici forniti dalla simbiosi microbica.
La sintesi e la concentrazione dei fitormoni, l’induzione dei meccanismi di resistenza nelle piante
la biodisponibilità dei nutrienti attraverso l’azione dei solubilizzanti e l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua
forniscono guadagni di produttività, costi di produzione ridotti e, di conseguenza, una maggiore redditività per il produttore.
- fertilità biologica per aumentare la resa

- La preoccupazione per la cosiddetta fertilità biologica dei suoli è diventata un altro anello della catena per sfruttare i raccolti.
Non a caso, gli attuali record di produttività dei cereali osservati in molti paesi sono associati a nuove gestioni
in cui la sostituzione dei nutrienti nel suolo avviene in modo nuovo, utilizzando fonti organominerali, scarti animali e/o residui vegetali.
Allo stesso modo, queste gestioni adottano rotazioni colturali, utilizzando colture di copertura specifiche per la zonazione climatica
e con azioni comprovate in termini di decompattazione del suolo, riduzione della pressione patogeno attraverso la sinergia tra colture di copertura e colture cerealicole.
- Sostituzione parziale dell’uso di fertilizzanti e pesticidi

È noto che la possibilità di una parziale sostituzione dell’uso di fertilizzanti e pesticidi nelle grandi colture è reale ed efficiente.
Numerosi studi di ricerca hanno dimostrato l’efficienza di un corretto utilizzo di strumenti gestionali e biotecnologici, che possono sostituire, senza perdita di produttività e senza l’incorporazione di responsabilità ambientali, pacchetti tecnologici non sostenibili dal punto di vista economico e ambientale.
Le tecnologie basate sulla fertilizzazione fogliare, l’applicazione di enzimi e composti organici
l’uso di agenti biologici e le tecnologie di stimolazione biologica sono presentate come strumenti gestionali
efficienti per stimolare le interazioni pianta-microrganismo e aumentare la produttività delle colture.
Non c’è dubbio che la fertilità biologica dei suoli agricoli sia un livello che può essere raggiunto.
Inoltre, la ricerca del mantenimento della fertilità biologica dei suoli rappresenta un percorso imprescindibile
in quanto consiste in uno strumento di gestione solido ed efficiente che favorisce lo sviluppo vegetale e l’agricoltura rigenerativa.
Marco Conti
Appassionato fin da ragazzo di Scienze naturali e ambientali , da adulto mi sono dedicato allo studio delle discipline scientifiche di base (Matematica, Informatica, Fisica e Chimica), ho successivamente approfondito le discipline naturalistiche, biologiche e geologiche che nell’insieme consentono di conoscere la natura, tutte le componenti viventi e non viventi, approfondendo lo studio delle interazioni ed il loro significato.