DOBBIAMO SOSTENERE LA PROSSIMA GENERAZIONE DI AGRICOLTORI

DOBBIAMO SOSTENERE LA PROSSIMA GENERAZIONE DI AGRICOLTORI CHE OSSERVANO PRATICHE SOSTENIBILI E VENDONO I LORO PRODOTTI A LIVELLO LOCALE

di Cristiano Sandona’

Italy Vox con questo documento vuole contribuire a smuovere la palude che da troppo tempo insiste attorno al mondo dell’agricoltura italiana.

Settore che sta attraversando una crisi senza precedenti, dall’effetto recessivo subito a causa della pandemia, alle recenti conseguenze disastrose derivanti della guerra in Ucraina . 
Ma soprattutto non dobbiamo dimenticare che più della metà della popolazione agricola italiana ha più 55 anni e l’80% di questi agricoltori prevede di andare in pensione entro i prossimi dieci anni e tre quarti di questi non ha discendenti disposti a rilevare la fattoria. 

È urgente quindi, attuare  scelte per sostenere una nuova generazione di agricoltori, compresi quelli che osservano con entusiasmo le pratiche sostenibili e biologiche e vendono i loro prodotti nei mercati locali. 
In Italia, il futuro approvvigionamento alimentare dipende in gran parte dalla scelte che la politica farà nei prossimi anni

politica che non può continuare a non riconoscere il bisogno del paese ad avere più agricoltura.

Per troppo tempo, la politica agricola italiana si è concentrata principalmente sui mercati di esportazione e sul sostegno alle grandi aziende agricole. 

Ma abbiamo bisogno di più diversità e di nuovi agricoltori per gestire le risorse agricole esistenti e dare vita a nuove aziende agricole in modo da poter fornire all’Italia cibo locale e sostenibile.
Eccellenze che tutto il mondo ci invidia e che abbiamo il dovere di lasciare come un’eredità di inestimabile valore alle future generazioni.

Bisogna intervenire mirando a  politiche atte a mantenere e ripristinare la popolazione agricola italiana.
C’è bisogno di programmi nazionali ed europei proiettati ad alleviare le barriere che i nuovi agricoltori devono affrontare giorno dopo giorno, mentre cercano di accedere a terra, capitale e formazione.

MIGLIORE L’ACCESSO ALLA TERRA, AL CAPITALE E ALLA FORMAZIONE PER I NUOVI AGRICOLTORI

Sono necessari programmi che aiutino i nuovi agricoltori ad accedere alla terra. 

Questi devono essere accompagnati da una legislazione  intesa a vietare l’appropriazione di terreni da parte di interessi stranieri nonché a limitare l’acquisizione di terreni da parte di fondi di investimento privati. 

Inoltre, è necessario eliminare gli incentivi all’appropriazione di terreni da parte di speculatori o proprietari non occupanti.

Dovrebbero essere istituiti a livello regionale dei fondi per fornire prestiti a basso interesse e piccole sovvenzioni per apprendisti e nuovi agricoltori.

Sono altresì necessari programmi sempre più convenienti volti alla formazione, al tutoraggio e all’apprendimento da agricoltore a agricoltore, oltre a supportare maggiori servizi di consulenza e divulgazione per gli agricoltori attualmente attivi.

La perdita di terreni agricoli continua a un ritmo intenso in tutto il paese.
Inoltre, il debito agricolo continua ad aumentare, così come i costi associati all’acquisto e alla gestione di un’azienda agricola. 

Il fenomeno della concentrazione aziendale, in aumento in tutti gli anelli della filiera alimentare, incide sulla sostenibilità finanziaria dell’agricoltura e sulla resilienza delle aree rurali. 
È necessario riorientare la politica agricola italiana verso la multifunzionalità con l’obiettivo di massimizzare ed enfatizzare i benefici sociali

e ambientali delle vivaci comunità rurali che producono il cibo che vogliamo e abbiamo il diritto di mangiare.
Cibo sano e di alta qualità che solo le piccole aziende agricole sanno produrre.

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