Dimostrazione di un fallimento

di Cristiano Sandona’

A tutto c’è un limite. Crisi isteriche del signor Conte e adepti 5 stelle  ogni volta che qualcuno mette in discussione il loro totem o meno, questa è l’ennesima dimostrazione di un fallimento.

Infatti dopo che l’assegno andato nei conti di mafiosi, ex brigatisti, falsi poveri, truffatori adesso si scopre che anche centoquindici rumeni (e una donna brasiliana) tra i 18 e i 66 anni andavano avanti e indietro con l’Italia solo per prendere il sussidio sottraendo allo Stato circa 300mila euro.


Le indagini sono partite dopo una serie di «operazioni sospette fatte presso gli sportelli postali» di Ozzano Emilia (Bologna). Come mai così tanti cittadini stranieri, totalmente sconosciuti nel territorio si sono chiesti i carabinieri di Ozzano Emilia riscuotevano il reddito di cittadinanza?

«Facevano dei viaggi d’affari illeciti. Partivano dalla Romania per andare in Italia, soprattutto a Milano, e qui rimanevano fino a quando l’Inps non approvava la loro domanda.

Dopo aver ritirato la carta presso gli uffici postali e dopo aver riscosso l’assegno, ritornavano in Romania», spiegano i militari. «La maggior parte delle richieste sono state fatte al Nord, il 95 per cento presso i Caf di Milano tramite autocertificazioni false», aggiungono. Alcuni dei denunciati hanno incassato anche 4mila euro.

Di fatto, si fingevano poveri ma in realtà non lo erano affatto. Ad esempio, si erano «dimenticati» di dichiarare la disponibilità di auto di grossa cilindrata, altri avrebbero presentato più domande per nucleo familiare (e ciò non è consentito dalla legge), altri ancora avrebbero dichiarato di essere residenti in Italia da oltre dieci anni. In verità non ci avevano mai vissuto ma erano venuti soltanto per attivare il reddito di cittadinanza.

Indignazione dal mondo della politica. Il reddito di cittadinanza «così non può reggere», afferma Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico che invita a «declinarlo in modo diverso». Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, aggiunge: «L’ennesima operazione che mostra tutte le lacune di questa misura che non crea lavoro e, troppo spesso, finisce nelle tasche sbagliate. Non basta più dichiararsi contrari a questo provvedimento o affermare di volerlo cambiare.


Bisogna cambiarlo e ammettere il totale fallimento del provvedimento firmato Conte  serbatoio di voto dei 5 stelle.

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