Crostini alla contadina

La ricetta di questi crostini alla contadina si tramanda nella mia famiglia da generazioni e per questo motivo viene ormai fatta ad occhio.
Quale miglior tributo quindi ai miei avi e soprattutto ai nostri lettori, presentare questa ricetta semplice e genuina.

Ho cercato di ricostruirla annotandomi le dosi, aggiustando strada facendo gli ingredienti per riprodurne il sapore. Sono sicuro che i vostri gusti si sposeranno appieno con quelli della mia famiglia.
Ingredienti crostini alla contadina
pane integrale , dalle 4 alle 6 fette arrostite
formaggio gorgonzola 4 cucchiai
pera , 1
noci 3/4
miele millefiori
peperoncino

Istruzioni
Preparazione semplicissima..
Fate tostare il pane e poi lasciatelo raffreddare .
Spalmate su ciascuna fetta una dose generosa di formaggio.
Aggiungete una fettina di pere precedentemente ben lavata alla quale avrete tolto il torsolo.
Continuate con un gheriglio di noce ed un filo di miele al quale avrete aggiunto qualche seme di peperoncino.
Il formaggio Gorgonzola: origini
Il Gorgonzola è un formaggio antico, sarebbe stato fatto per la prima volta, nella località omonima alle porte di Milano, nell’anno di grazia 879.
La cittadina Gorgonzola, in ogni caso, rimane il centro di maggior fama, se non di maggior produzione o commercio per vari secoli;

infatti il primo vero nome del Gorgonzola fu quello di “stracchino di Gorgonzola”, meglio definito poi dal suo sinonimo di “stracchino verde”
La diffusione del Gorgonzola, per quanto lenta se rapportata ai successi di altri formaggi, fu tuttavia costante almeno per quanto riguarda l’area tra Lombardia e Piemonte:
Si prefigura così quello che i decreti del 1955 e del 1977 delimiteranno come zona di produzione e di stagionatura di questo formaggio ormai assurto alla denominazione di origine tutelata.

Dagli inizi del ‘900 in poi il Gorgonzola assapora i suoi crescenti successi soprattutto all’estero, stabilendo un record nelle esportazioni con oltre 100 mila quintali annui di formaggio destinati a Inghilterra, Francia e Germania;
Nell’immediato dopoguerra viene messa a punto una nuova tecnica, cioè la lavorazione del Gorgonzola ad “una pasta”.
Gradualmente sostituisce la precedente produzione, assai empirica, sensibilmente più costosa, igienicamente e qualitativamente incostante.
I caseifici e le molte latterie disseminate in tutta la pianura padana, raccolgono il latte presso tutte le cascine e producono il formaggio che viene quindi trasportato presso i grandi centri di stagionatura.

Negli anni settanta gli oltre 100 caseifici devono necessariamente modernizzare gli impianti produttivi e diversi piccoli produttori, non riuscendo a sostenere le spese, devono lasciare.
Rimangono quindi ad oggi circa una trentina di aziende ben strutturate che oltre a lavorare il latte, il Gorgonzola lo stagionano nei lori moderni impianti; si distinguono in grandi e medi complessi.
La produzione degli ultimi anni conferma lo spostamento dell’asse produttivo. Tra le tre maggiori provincie produttrici, Novara raccoglie oltre il 65 %, Pavia il 15 % e Milano l’ 8%.
Il resto si divide tra le altre provincie dell’area tipica di produzione e di stagionatura indicata dalle leggi di tutela di denominazione.