Concentrati e sostanze dannose
È stato appurato che circa il 50% dei concentrati pomodoro contiene al proprio interno delle sostanze dannose. Vediamo quali sono le marche più a rischio

Il pomodoro è uno degli alimenti di cui gli italiani abusano di più. È reperibile in diverse forme tra cui spiccano passate, pelati e concentrati. Per questo motivo riusciamo ad inserirlo spesso nella nostra alimentazione, senza però badare troppo alle conseguenze per la salute.
Secondo la rivista tedesca Oko-Test che si occupa di verificare i prodotti presenti sul mercato della grande distribuzione, alcuni pomodori possono comportare dei seri rischi per la nostra salute.
Concentrati pomodori da evitare: le marche che contengono pesticidi all’interno
In base alle ricerche effettuate su diversi prodotti di discount e di marca è venuto alla luce che uno su due era contaminato da tossine della muffa, anche quelli biologici. Ma lo sconvolgente quadro non si esaurisce qui. Le analisi hanno riportato anche la presenza di pesticidi.
Dunque, non è affatto una cattiva idea produrre le conserve in casa. Servono solo pomodori, sale e un po’ di buona volontà. In questo modo si può portare a tavola sicurezza e qualità.

Tornando però alla spinosa questione, la notizia più sconvolgente è che in base al lavoro di ricerca sopracitato, la marca peggiore in assoluto è la Cirio, una delle aziende storiche del Bel Paese.
Oltre a diverse tracce di dimetomorfo è stata rilevata anche la presenza di ergosterolo.
Quest’ultimo indica che la lavorazione è avvenuta con materie prime non propriamente fresche.
Il concentrato di pomodoro Cirio è stato catalogato come insoddisfacente.
Ad ogni modo il problema riguarda tante altre marche (tra cui figurano anche conserve reperibili da Aldi e Lidl),
motivo per cui quando ci si reca al supermercato a comprare questi generi, ci si dovrebbe documentare in maniera piuttosto accurata. Insomma, nemmeno con i pomodori si può più stare tranquilli.