Clima impazzito


Clima impazzito e stagioni che non esistono più sono diventati ormai l’argomento meteo (e non solo) all’ordine del giorno.

L’inverno non regala più emozionispecialmente agli amanti del gelo e della neve.


Clima impazzito e stagioni che non esistono più sono diventati ormai l’argomento meteo (e non solo) all’ordine del giorno.

Lo abbiamo ben notato soprattutto negli ultimi 10/15 anni, per esempio con una stagione estiva che si prolunga sempre di più

con fiammate africane fino ad ottobre inoltrato e con un autunno che presenta ondate di maltempo intense e pericolose a cadenza ormai quotidiana.


Ma oggi vogliamo soffermarci soprattutto sulla stagione invernale. Quali sono i motivi che la vedono sempre più scialba? E perché ciò accade soprattutto sull’Italia e sul Mediterraneo?

Uno dei principali attori è sicuramente il Vortice Polare,decentrato in due distinti lobi (quello canadese e quello groenlandese).

Il forte delta termico che si viene a creare in inverno tra continente americano ed oceano atlantico, è tra le cause della formazione di enormi depressioni o addirittura di cicloni fino a 950-960millibar

alimentati da masse d’aria gelide in uscita dal Labrador (Canada) in contrasto con le correnti temperate dell’oceano Atlantico.

Questa “convergenza” tra i due tipi di massa d’aria genera depressioni molto profonde, addirittura delle vere e proprie tempeste

che localmente possono avvicinarsi al continente europeo, provocando forte maltempo, venti tempestosi, ma temperature relativamente miti (soprattutto su Spagna settentrionale, Francia e Regno Unito).

Diversamente, sul Mediterraneo persiste la presenza dell’anticiclone,

spinto da questa corrente a getto canadese che allunga la massa anticiclonica dalla sua sede naturale (Nord Africa) verso il Belpaese.

Quindi, finché il vortice canadese con il suo “motore” continuerà a produrre cicloni atlantici ad oltranza, il vero inverno sull’Italia continuerà a risultare non pervenuto.

Avremo sì, qualche locale irruzione fredda, ma si tratterà sempre di episodi isolati e temporanei, spesso scacciati nel giro di pochi giorni dall’anticiclone.

La vera e propria svolta arriva in genere negli ultimi 60 giorni della stagione, quelli che separano dalla primavera, per un effetto del tutto naturale, il vortice canadese inizierà a colmarsiriducendo la sua attività.

Solo in questo frangente ci saranno le occasioni migliori, per un’evoluzione dell’alta pressione azzorriana direttamente al Polo Nord:

essa, non trovando più ostacoli, riuscirà infatti con maggiore probabilità ad agganciarsi all’alta pressione polare (Ponte di Weikoff), favorendo così le vere irruzioni gelide spinte sull’Europa mediterranea.

Questo fenomeno in gergo meteorologico viene denominato scambio meridiano.

Concludendo possiamo dunque confermare che ancora una volta le migliori occasioni per assistere al crudo inverno saranno tra il mese di febbraio e la prima decade di quello di marzo. Una prospettiva questa che confermerebbe quanto avvenuto negli ultimi 8/9 anni.


Insomma, per gelo e neve i giochi stanno per iniziare, l’Inverno più crudo è ormai vicino!

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