CIOCCOLATINI


“PREFERISCI I CIOCCOLATINI O LE CARAMELLE?”.“BEH, SCARTEREI LE CARAMELLE…”. (cit. Alessandro Bergonzoni)
di Zia Nicoletta alias Nicoletta Carollo
“Il cacao merita sicuramente il nome pomposo di Theobroma (cibo degli dei), che ebbe dai botanici. E’ cibo e bevanda, è conforto al ventricolo e sferza il cervello: eccita l’intelligenza e nutre riccamente. Conviene ai vecchi ed ai giovani, ai deboli ed alle persone prostrate da lunghe malattie o da abusi della vita. Per chi lavora, il cacao offre un eccellente cibo mattutino.”
(Paolo Mantegazza)

“La vita è come il cioccolato, è l’amaro che fa apprezzare il dolce.”
(Xavier Brébion)
“La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!”
(Forrest Gump)
“Le più grandi tragedie furono scritte dal greco Sofocle e dall’inglese Shakespeare. Entrambi non conoscevano il cioccolato.”
(Sandra Boynton)
Come molti altri prodotti, anche il cioccolato è arrivato in Europa dopo la scoperta delle Americhe e solo con il quarto viaggio di Cristoforo Colombo ed è divenuto un elemento basilare per la nostra cultura alimentare essendo utilizzato in cucina e in pasticceria.

La sua storia è antichissima e risale ai popoli delle civiltà precolombiane dei Maya e degli Aztechi, che usavano le “cacahuat” (fave del cacao) per farne una bevanda, il “xocolatl”, ottenuta con l’aggiunta di pepe, peperoncino, cannella ed altre spezie, e che venivano utilizzate come offerta agli Dei per le nascite o, ridotte in polvere, per cospargere il corpo dei giovani nei rituali della pubertà.
Sempre gli Aztechi, le utilizzavano inoltre come moneta di scambio: per un coniglio servivano otto semi, per uno schiavo cento. Da qui il nome scientifico dato inizialmente alla pianta del cacao, Amygdalae pecuniariae, ovvero “mandorla di denaro”, poi sostituito da Linneo in Theobromina cacao, “cibo degli dei”.

Secondo una leggenda azteca, la pianta del cacao fu donata dal dio Quetzalcoatl agli esseri umani per alleviare la fatica; le sue fave contengono alcaloidi quali la teobromina, dalle proprietà energizzanti, e, in quantità minore, caffeina. Elevato, inoltre, il potere antiossidante del cacao, a cui vengono attribuite anche virtù antidepressive, grazie alla presenza di serotonina, sostanza coinvolta nella regolazione dell’umore. Ricco di vitamine e minerali, il cacao contiene inoltre flavonoidi che influiscono sui livelli di colesterolo e arrecano benefici anche per la salute cardiovascolare.
Solo dalla prima metà del Cinquecento Hernán Cortés, il conquistatore del Messico, iniziò una vera e propria importazione di questa nuova merce nel vecchio continente. Nel Seicento il cacao inizia ad essere prodotto anche in Italia, soprattutto a Firenze e a Venezia, ma è grazie alla scuola torinese che nel 1819 Francois-Luis Cailler fonderà la prima fabbrica svizzera di cioccolato.

Nel 1865, a Torino, Caffarel, mescolando cacao e nocciole, avvierà la produzione di cioccolato gianduia, mentre una decina di anni dopo lo svizzero Daniel Peter inventerà il cioccolato al latte. La prima produzione di cioccolato fondente, avviata a Berna nel 1879, si deve invece a Rodolphe Lindt, mentre a Frank Mars l’invenzione della prima barretta al cioccolato, apparsa a Chicago nel 1923.
- Il cioccolato, sia fondente che al latte o bianco, è un alimento molto calorico. Nonostante questo, il cioccolato ha proprietà nutritive che valorizzano il suo consumo e che può variare a seconda della concentrazione di cacao e alla presenza di latte o altri ingredienti.
Il cioccolato fondente risulta meno grasso rispetto ai cioccolati con aggiunta di burro di cacao e latte, è importante non solo per l’azione antiossidante, ma anche perché contribuisce a rafforzare il muscolo cardiaco e le pareti del sistema arterioso e venoso che lo rendono, per questo, un coadiuvante nella prevenzione di malattie cardiovascolari. Oltretutto, il cacao stimola la produzione di serotonina, ed è per questo considerato come antidepressivo naturale.

Queste proprietà si trovano nel cioccolato con una concentrazione di cacao superiore al 65% e in percentuali maggiori nel tipo fondente che in quello bianco o al latte.
Uomo con un baccello di cacao – Scultura Azteca
Ciò che rende il cioccolato un alimento da consumare in una dieta equilibrata e in quantità moderate, è anche la presenza di importanti sali minerali come ferro, potassio e magnesio, di cui fornisce una quantità utile al fabbisogno giornaliero.
“Adoro la cioccolata cosi tanto che quando apro un uovo di pasqua spero sempre che la sorpresa sia un altro uovo di pasqua.” (cit. da Twitter)
E’ passato quasi un mese dal giorno di Pasqua e sicuramente qualcuno di noi ha ancora in dispensa alcuni avanzi dell’uovo di Pasqua. Anche l’uovo di cioccolato si può riciclare semplicemente spezzettandolo in minuscole “briciole” che potranno essere usate al posto delle gocce di cioccolato nel preparare dolci e biscotti, oppure preparando delle caramelle da conservare in una scatola di latta e da servire ai propri ospiti.

CARAMELLE AL CIOCCOLATO
Ingredienti per circa 50 caramelle
- 250 g di miele liquido
- 250 g di zucchero
- il succo di 1 limone
- 250 g di cioccolato fondente sminuzzato
- olio q.b.
- 100 g di panna da montare
- 25 g di burro
Procedimento
A fuoco basso far sciogliere il miele, lo zucchero ed il succo del limone, mescolando di tanto in tanto.
A parte sciogliere a bagnomaria il cioccolato, il burro e la panna.
Una volta sciolti, unire i due composti, mescolare e cuocere per 10 minuti a fiamma bassissima.
Ungere con un filo d’olio la placca del forno.
Passati i 10 minuti controllare che il composto sia a cottura giusta, prelevandone una minima quantità e facendola colare in un bicchiere di acqua fredda, se si condensa è pronto, altrimenti prolungare la cottura.
Versare il composto nella placca, livellarlo allo spessore di 1 cm circa.
Prima che il composto sia completamente solidificato, inciderlo dando la forma delle caramelle che verranno staccate tra di loro solo una volta raffreddate completamente.