Biodiversità, la grande ricchezza

Di Cristiano Sandona’

La biodiversità – da quella più elementare (diversità genica) a quella più complessa (diversità degli ecosistemi) è la più grande ricchezza del nostro pianeta e forse quella più delicata e in pericolo.

La strada da fare per poter invertire gli effetti devastanti dell’attività umana sulla natura è ancora molto lunga. Vediamo il caso dell’Europa. L’ultimo rapporto sullo «Stato della natura nell’Ue», a cura dell’Ufficio europeo dell’ambiente, parla chiaro: l’81 % degli habitat è a rischio, con torbiere, praterie e dune in uno stato avanzato di stato di deterioramento, mentre agricoltura intensiva, urbanizzazione e attività forestali sono sempre più  insostenibili e rappresentano le principali minacce.

La strategia dell’UE propone di stabilire obiettivi vincolanti per ripristinare ecosistemi e i corsi d’acquai danneggiati,

migliorare la salute degli habitat e delle specie protette, riportare gli impollinatori nei terreni agricoli, ridurre l’inquinamento,

aumentare il verde nelle nostre città, rafforzare l’agricoltura biologica e le altre pratiche agricole rispettose di ambiente,

ecosistemi e biodiversità e, ancora, migliorare la salute delle foreste europee.

AgritalyVox sottolinea il forte impatto dei sistemi alimentari sulla biodiversità, come evidenziato nelle conclusioni della Green Week europea:

«La tutela della biodiversità è un elemento chiave e una grande ricchezza che ci può portare a una produzione alimentare sostenibile e svolge un ruolo cruciale nella costruzione di un’agricoltura europea resiliente rispettosa degli ecosistemi naturali».

Purtroppo nonostante queste incoraggianti premesse, lo scorso ottobre si sono verificati due eventi che hanno inviato segnali contraddittori sulle intenzioni

e sull’impegno dell’Ue in materia di cambiamento climatico e di ripristino della biodiversità.

In un primo momento infatti, i ministri dell’Ambiente dei Governi dell’Ue hanno sottoscritto la strategia dell’Ue per la biodiversità,

aggiungendo un altro tassello nella costruzione di un’Europa più verde e sostenibile.

Crea posti di lavoro e ci dona mezzi di sussistenza. Con la distruzione della natura c’è anche il rischio di epidemie e pandemie

Eppure, il voto finale al Parlamento europeo della Politica Agricola Europea di ottobre pare avere seppellito tutte le speranze per un Politica agricola europea

davvero attrezzata per fronteggiare le sfide ambientali che abbiamo davanti.

La maggioranza del Parlamento europeo ha respinto la proposta di integrare gli obiettivi del Green Deal europeo nella Pac,

così come l’articolo che definisce chiari obiettivi di riduzione delle emissioni per il settore agricolo, rivelando scarsa ambizione e poca sensibilità ambientale proprio nel momento in cui si devono stabilire regole chiare e vincolanti.

Gli obiettivi della nuova Pac avrebbero dovuto essere allineati con le strategie Biodiversità e Farm to Fork 

in modo far sì che l’agricoltura diventasse forza trainante per il ripristino della natura.
Ma sono prevalsi interessi di ben’altra natura.

Una decisione che sorprende e non poco visto che un recente studio sul Green Deal e la Pac, elaborato proprio dallo stesso parlamento Europeo, sottolinea come l’attuale sistema agricolo e alimentare non sia affatto in linea per raggiungere gli obiettivi climatici e ambientali auspicati dal Green Deal .

L’erosione della biodiversità è causata da sistemi agricoli sempre più specializzati e semplificati, che occupano terreni sempre più vasti, e dall’ampio uso di input chimici.

La degradazione del suolo e perdita di nutrimenti – azoto in primis – nell’acqua e nell’atmosfera hanno raggiunto livelli allarmanti. Un cambiamento significativo delle pratiche agricole è necessario è quanto mai urgente.

AgritalyVox è impegnata in modo attivo nel promuovere gli importanti benefici della biodiversità agricola una grande ricchezza.

I contadini agro-ecologici di piccola scala aiutano a proteggere la varietà vegetale e di razze animali, a preservare suoli sani e integri

ricordiamo che un terzo delle specie viventi abitano sotto la superficie del terreno – ovvero risorse naturali fondamentali e irriproducibili dalle quali dipende tutta la vita sulla Terra.

Il loro ruolo fondamentale per la natura deve essere rafforzato, enfatizzato ed equamente remunerato.

Non è più il tempo dei proponimenti, ma è giunto il momento di agire ,

noi di AgritalyVox siamo impegnati in prima linea per smuovere le troppe coscienze sopite e purtroppo spesso inconsciamente controllate da “istruzioni”

che solo in apparenza lavorano a favore della causa, ma in verità agiscono spinte da logiche assai meno nobili e a esclusivo favore dei soliti noti.

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