50 SFUMATURE DI… BIANCO

50 sfumature di… bianco dopo i giochi di Ana e Christian suggeriti da una partecipazione diretta e propiziatrice di desideri “allegri e vivaci” 50 sfumature di…. bianco

di Christian Rizza

le tonalità del colore del latte possono apparire certamente indistinte e vaporose ma, attenzione


insieme alla lussuria , la gola appartiene all’elenco dei Sette Peccati Capitali e ,

il desiderio di soddisfare un’abituale golosità ,introduce la rivelazione di un’esperienza individuale non trascurabile.


Jamie Dornan e Dakota Johnson, protagonisti della nota trilogia cinematografica ,con la loro potenza di attrazione

restituiscono una figura retorica utile a presentare il mondo caseario capace di sedurre e coinvolgere attraverso le infinite sfumature di sapori e profumi.


Il formaggio ,“caseus” presso gli antichi romani ,è per definizione il prodotto ricavato per coagulazione del latte o della crema, destinatario di
un’eccezionale varietà di aspetti riconoscibili principalmente nelle lavorazioni di antiche tradizioni .


Latte ,sale, caglio e…territorio danno vita a
una alchimia capace di catalizzare l’attenzione dei padri della medicina come Ippocrate e Galeno nella Grecia Antica

o come fonte di ispirazione di creazioni letterarie nel caso di Giovanni Boccaccio

raffigurando con il mezzo espressivo della parola, una montagna di “Parmigiano grattugiato” su cui venivano fatti rotolare “maccheroni e ravioli”.


Ogni singolo elemento annesso è custode di note distintive senza uguali ,definite da straordinarie forme organizzate nella loro stessa natura .


Il liquido delle femmine dei mammiferi ,ricco di proteine ,grassi, zuccheri e sali minerali

riconduce a caratteri specifici suggeriti dalla razza e dall’alimentazione ma necessariamente influenzati dalle tecniche di lavorazione del casaro .


In particolare , i procedimenti termici e di scrematura, restituiscono un latte scarso o addirittura privo di quella flora batterica indispensabile alla creazione, di un quadro organolettico ornato da figure e colori estrosi.


La mescolanza di sostanze eterogenee nel latte costituisce quindi un patrimonio assoluto per l’attento e geloso cascinaio,

dove l’entità e la qualità delle proteine ,intervengono nella fisionomia della pasta del formaggio durante la fase di coagulazione

mentre i globuli di grasso ,influenzati direttamente dall’alimentazione delle lattifere, sono custodi di profili organolettici, destinati al convitato dalla stagionatura e originari presso un’entità geografica

definita da suolo e clima ,favorevole a un determinato complesso di specie vegetali ,matrici di sapori e profumi inimitabili.


Pascoli montani, prati ed erbai ,riprodotti in differenti latitudini ,avviano a specifiche essenze foraggere destinando aspetti sensoriali privi di un comune denominatore .


La capacità di influenza degli interventi tecnologici sull’equilibrio dell’alchimia casearia ,diventa efficace presupposto descrittivo dell’esigenza di ricondurre l’azione dell’uomo entro certi limiti

per questo motivo gli aspetti peculiari del luogo di produzione , assumono significato e importanza ,e si riflettono nel carattere di un formaggio.


Il fascino suggestivo dell’arte casearia ,rende palesi gli indizi della propria natura nella sequenza dei fenomeni della coagulazione, sollecitati dall’azione enzimatica del caglio o dall’acidificazione naturale del latte


La successione dei fenomeni argomentati ,figura già in opere letterarie del mondo Antico e del Medioevo ,dove filosofi e medici del tempo al pari di Aristotele nel “Historia Animalium”

o di Luigi Giunio Moderato Columella nel testo del “de Re Rustica” attestano con i loro manoscritti la conoscenza delle diverse applicazioni , confrontandone gli aspetti suscettibili di giudizio e restituendo nozioni utili circa la grande varietà di produzioni dell’epoca.


Il formaggio bovino in grandi forme di Luni “Caseus Lunensis” ..il pecorino abruzzese “Caseus Vestinus”.. il caprino affumicato del Velabro “ Caseus ”..

sono illustrativi di una generalità straordinaria destinata all’evolversi del tempo collegandola ad un’idea di successione nella quale si identificano le vicende umane.

La stanza segreta di Christian ,nella nostra immaginaria scenografia, viene sostituita da un sontuoso banchetto fatto bello di tome e caciotte tutte intorno a pecorini e gorgonzola e accostati a cucchiai di squacquerone

e noi stessi come protagonisti ispirati e pervasi da un desiderio di appagare un incontrollato appetito di formaggi .


…“50 sfumature di bianco”


nei Suoi motivi fantastici e bizzarri ,dipinti al di fuori di qualsiasi modello ,vuole suggerire a Ana e Christian nuove e coinvolgenti “fantasie”descritte con un pizzico di compiaciuta e ingenua malizia ….
Viva il formaggio

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